Geopolitica
Taiwan, l’ex capo della NATO Rasmussen soffia sul fuoco
L’ex segretario generale della NATO Anders Fogh Rasmussen è sbarcato a Taiwan il 3 gennaio, una visita non priva di conseguenze, vista la presa di posizione del suo successore ulteriormente scandinavo Stoltenberg nella postura anticinese della futura politica NATO.
La testata in lingua inglese del Partito Comunista cinese Global Times ha risposto con un articolo intitolato «I politici europei dovrebbero diffidare della visita di Rasmussen all’isola di Taiwan ed evitare di diventare pedine strategiche», che mette in ridicolo il viaggio di Rasmussen a Taiwan come «una fantasia politica personale, … l’ultimo tentativo di un ex politico accedere al vantaggio personale assecondando la correttezza politica».
Secondo l’Alliance of Democracies Foundation di Rasmussen, il danese è stato invitato in qualità di presidente della fondazione e incontrerà il presidente di Taiwan Tsai Ing-wen, il vicepresidente Lai Ching-te, il ministro degli Esteri Joseph Wu, e altri ancora.
Nel marzo 2021, il governo cinese ha sanzionato la fondazione di Rasmussen, che ha fondato dopo aver lasciato il suo posto nella NATO «per contrastare la minaccia rappresentata da regimi autocratici aggressivi».
«Gli osservatori sostengono che l’intenzione di Rasmussen è quella di guidare i paesi europei a ottenere il favore dell’isola di Taiwan, migliorare lo status e l’influenza dell’isola negli affari internazionali per raggiungere lo scopo di cooperare con gli Stati Uniti» scrive il Global Times. Rasmussen è stato Primo Ministro della piccola Danimarca dal 2001 al 2009 ed è diventato Segretario Generale della NATO fino al 2014.
In qualità di Primo Ministro ha fortemente sostenuto le guerre della NATO contro l’Iraq e l’Afghanistan e ha supervisionato l’aggressione della NATO in Libia e Siria.
Il colpo di stato di Maidan a Kiev si è «verificato proprio sotto il mandato di Rasmussen alla NATO, e la sua politica della “porta aperta” ha spianato la strada alle aspirazioni NATO dell’Ucraina che sono fondamentali per le provocazioni nell’attuale crisi» scrive EIRN.
Il Global Times in settimana aveva scritto di ritenere la NATO dietro alle crescenti tensioni in Kosovo.
Come riportato da Renovatio 21, in questi mesi la Cina si è opposta ferocemente all’inclusione del Giappone nella Difesa cibernetica NATO, dove è entrata anche la Corea del Sud.
Il portavoce degli Esteri di Pechino Zhao Lijian, capo della fazione diplomatica dei «falchi» detti wolf warriors, non ha perso occasione per denunciare il concetto alla base della strategia del Patto Atlantico.
Il Rasmussen è ricordato in Italia per un gustoso siparietto, ovviamente prodotto da Silvio Berlusconi, che aveva in visita il primo ministro di Copenhagen a Palazzo Chigi nei primi di ottobre 2002.
Ad una conferenza stampa congiunta, l’indomito milanese presentò così il premier danese: «Rasmussen è il primo ministro più bello dell’Europa. Penso di presentarlo a mia moglie perché è anche più bello di Cacciari. Con tutto quello che si dice in giro… Povera donna…».
Il Berlusconi, all’epoca ancora sposato con l’attrice di horror Veronica Lario, con probabilità si riferiva ad un increscioso gossip che gli era arrivato alle orecchie.
Il Cacciari, filosofo talvolta umbratile e ripetuto sindaco di Venezia, più avanti sarebbe arrivato in zona dissidenza pandemica, per poi, come sottolineò una processione satirica fatta di giovani anti-green pass durante il Carnevale lagunare 2022, divenire una sorta di Socrate che si fa la cicuta mRNA.
Immagine di Magnus Fröderberg via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.5 Denmark (CC BY 2.5 DK)