Supermercato britannico annuncia che venderà insetti per aiutare i poveri quest’inverno

Aldi, una grande catena di supermercati presente nel Regno Unito sta finalizzando piani per far mette sugli scaffali insetti, intesi come fonte di cibo a basso costo per le persone che lottano per permettersi di sfamare le proprie famiglie a causa dell’inflazione, delle bollette e della crisi del costo della vita tutta. Lo riporta il quotidiano britannico Daily Mail.

Secondo il giornale londinese Aldi, catena da qualche anno presente anche in Italia, starebbe valutando la possibilità di distribuire insetti «commestibili» e fornire kit di ricette ai genitori per preparare vermi e grilli per i loro bambini affamati.

I potenziali prodotti della gamma includono hamburger di grillo «sostenibili».

Summit News riporta che il supermercato sarebbe coinvolto in un programma televisivo in cui gli «allevatori» di insetti presenteranno questi invertebrati come la «prossima grande cosa» per la catena,

Uno dei concorrenti avrebbe  commentato: «siamo in missione per cambiare la percezione degli insetti come cibo; sono una delle fonti proteiche più sostenibili al mondo» per poi affermare che i grilli contengono più proteine ​​​​del manzo. «Vogliamo rendere il consumo di insetti mainstream. Se fossimo in grado di metterci di fronte al pubblico di Aldi, sarebbe un’opportunità straordinaria».

Come riportato da Renovatio 21, il governo britannico sta sostenendo esperimenti sulla dieta a base di insetti facendo mangiare vermi e termiti a bambini africani.

Nel 2020, il World Economic Forum di Klaus Schwab aveva pubblicato due articoli sul suo sito Web che esploravano come le persone potrebbero essere condizionate ad abituarsi all’idea di mangiare erbacce, insetti e bere acque reflue al fine di ridurre le emissioni di CO2.

Un  ulteriore articolo pubblicato sul sito web del WEF scriveva come le persone possono essere condizionate a godersi il consumo di «cibo» che all’apparenza suona disgustoso.

Renovatio 21 due giorni fa ha pubblicato un articolo che mostrava larve di tarme della farina servite ad una scolaresca di bimbi olandesi all’interno di un programma pubblico di educazione (o meglio, rieducazione) alimentare.