Vaccini

Stupratori dell’OMS

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Un’indagine indipendente commissionata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ha trovato prove a sostegno delle accuse di abuso e sfruttamento sessuale effettuate dal personale dell’OMS in risposta a un’epidemia di Ebola nella Repubblica Democratica del Congo, secondo un rapporto pubblicato martedì.

 

Il rapporto ha identificato dozzine di potenziali vittime di sfruttamento e abuso sessuale e 83 presunti autori, tra cui 21 impiegati dall’OMS come parte della risposta a un’epidemia di Ebola in Congo da agosto 2018 a giugno 2020.

 

Dozzine di potenziali vittime di sfruttamento e abuso sessuale e 83 presunti autori, tra cui 21 impiegati dall’OMS come parte della risposta a un’epidemia di Ebola in Congo da agosto 2018 a giugno 2020

Il documento dipinge un quadro cupo dell’OMS: vengono descritti medici, consulenti, autisti e altro personale che costringono per lo più giovani donne a fare sesso in cambio della promessa di posti di lavoro. È pure pienamente percepibile il fallimento dei funzionari dell’OMS nel prevenire e indagare su tali incidenti, scrive il Washington Post.

 

L’OMS, è stato detto, riferirà anche le accuse di stupro alle autorità in Congo e nei paesi d’origine dei presunti autori. La maggior parte dei presunti colpevoli identificati erano dipendenti congolesi assunti a tempo determinato, secondo il rapporto. Ma sono state avanzate anche accuse di abusi sessuali e molestie contro medici, consulenti e personale senior dell’OMS, alcuni dei quali erano stranieri.

 

Gli  investigatori hanno ricevuto testimonianze  per un totale di 63 donne tra i 13 e i 43 anni

Curiosamente, il rapporto identifica i Paesi di provenienza dei presunti sanitari stupratori forestieri. Tuttavia, il dito viene puntato anche contro il meglio identificato personale medico schierato dal ministero della Sanità del Congo.

 

«Questo è un giorno buio per l’OMS», ha detto il capo dell’OMS, l’etiope Tedros Adhanom Ghebreyesus, in una conferenza stampa martedì. Egli ha definito il documento «una lettura straziante».

 

Alcune delle accuse sono state portate alla luce nel settembre 2020 in un’indagine del New Humanitarian e della Thomson Reuters Foundation che ha dettagliato i resoconti di oltre 50 donne nella città di Beni che hanno accusato gli operatori umanitari dell’Ebola dell’OMS e di altre organizzazioni umanitarie di sfruttamento e abuso sessuale.

 

Una donna ha detto di essere stata costretta a fare sesso da un medico dell’OMS, è rimasta incinta e le sono state somministrate pillole abortive

«Le altre organizzazioni includevano l’UNICEF, World Vision, l’ente di beneficenza medico Alima, Oxfam e Medici senza frontiere, alcune delle quali hanno avviato le proprie indagini interne» scrive il WaPo.

 

Una seconda inchiesta del New Humanitarian e la Thomson Reuters Foundation a ha portato alla luce le accuse nella città di Butembo. Il rapporto rilevava che diversi operatori umanitari erano stati licenziati dopo la loro prima indagine, tra cui un lavoratore di Oxfam che avrebbe violentato una donna a Beni.

 

L’ondata di abusi si sarebbero svolti nel contesto di una grave epidemia di Ebola nel Congo orientale che è diventata un’emergenza sanitaria pubblica internazionale. La febbre emorragica aveva infettato quasi 3.500 persone uccidendone circa 2.300. La comunità internazionale si era mobilitata per rispondere all’epidemia, con la sola OMS che ha schierato 2.800 persone.

 

Una donna ha detto di essere stata costretta a fare sesso da un medico dell’OMS, è rimasta incinta e le sono state somministrate pillole abortive.

 

Un’altra donna ha detto agli investigatori che le sarebbe stato promesso un lavoro come igienista se avesse ceduto alle avances di un amministratore delle risposte a Butembo – e ha detto che aveva bisogno di soldi per mantenere i suoi quattro figli.

 

Un’altra donna ha detto che il sesso è stato spesso scambiato con favori in un campo base a Beni.

 

Siamo negli anni 2020: non solo donne finiscono vittime dei predatori sessuali istituzionali. Ecco quindi che tra le vittime vi sarebbero anche 12 uomini, età media 20 anni

La più giovane, una ragazza identificata come «Jolianne», ha affermato di essere stata avvicinata da un autista dell’OMS che le ha offerto un passaggio a casa e invece l’ha violentata e messa incinta.

 

Gli  investigatori hanno ricevuto testimonianze  per un totale di 63 donne tra i 13 e i 43 anni. Non tutte le potenziali vittime, è stato riconosciuto, sono state identificate.

 

Ma siamo negli anni 2020: non solo donne finiscono vittime dei predatori sessuali istituzionali. Ecco quindi che tra le vittime vi sarebbero anche 12 uomini, età media 20 anni.

 

«Il rapporto non attribuisce alcuna responsabilità personale a Tedros, al direttore dell’OMS Africa Matshidiso Moeti oa Michael Ryan, direttore del Programma di emergenza sanitaria dell’OMS, che affermano di non essere stati a conoscenza delle accuse fino a quando non hanno visto i resoconti dei media» scrive il Post.

 

Tedros quindi ne uscirebbe clamorosamente pulito. L’amministrazione Biden e la Germania avrebbero già fatto confluire almeno altri 17 Paesi verso un voto di riconferma del Tedros fino al 2026.

Tedros quindi ne uscirebbe clamorosamente pulito.  Tanto che alcuni leggono nel suo impegno su questo scandalo – esposto al mondo invece di essere insabbiato, come certe ricerche cinesi… – sia il segno che l’etiope vada verso la riconferma. Il che sarebbe incredibile: una gestione disastrosa della pandemia, accuse di sudditanza alla Cina Popolare, il ritiro temporaneo del primo donatore (gli USA, con Trump), conflitti di interesse, casi speciosi come quello del memorandum italiano sparito nel nulla, perfino accuse di traffico d’armi: il mandato del primo direttore OMS non medico è stato una catastrofe. Tuttavia, si mormora che l’amministrazione Biden e la Germania avrebbero già fatto confluire almeno altri 17 Paesi verso un voto di riconferma del Tedros fino al 2026.

 

Questo non è il primo scandalo di abusi sessuali che un organismo delle Nazioni Unite ha dovuto affrontare negli ultimi anni. Un rapporto del 2019 ha rilevato che le forze di pace delle Nazioni Unite ad Haiti avrebbero messo incinte donne e ragazze prima di abbandonarle.

 

Visono inoltre le accuse di stupro riguardo ad una missione di pace ONU nella Repubblica Centrafricana.

 

Come riportato all’epoca da Renovatio 21, gli abusi sessuali congolesi riportavano anche episodi di malaffare sessuale ora non nominati dagli articoli odierni: sesso in cambio di vaccini.

 

Le istituzioni che promuovono l’obbligo vaccinale promuovono una forma di stupro. C’è da stupirsi di cosa questa mentalità possa produrre?

Qualcuno potrebbe immaginare che, con il vaccino divenuto vacca sacra globale, e la prostituzione sempre più tollerata fino alla legalizzazione, a poco tempo di distanza in molti, nei media, nella politica, nelle ONG, potrebbero arrivare, più o meno sottovoce, a giustificare la cosa: se si tratta del vaccino, perché no? È per il bene dell’umanità.

 

Del resto, come rilevato da molti, il vaccino in sé può essere inteso come una violenza carnale. Se è vero come dice Bergoglio che il vaccino è un atto d’amore, è vero anche che un atto d’amore senza consenso è uno stupro.

 

Le istituzioni che promuovono l’obbligo vaccinale promuovono una forma di stupro. C’è da stupirsi di cosa questa mentalità possa produrre?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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