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Studentesse avvelenate anche in Afghanistan: 80 casi

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Più di 80 studenti e insegnanti afghani – la maggior parte delle quali ragazze – sarebbero stati avvelenati negli ultimi due giorni, hanno detto lunedì funzionari locali, in incidenti che, pur non provocando ferite gravi, rispecchiavano i recenti attacchi a studentesse nel vicino Iran. Lo riporta il Washington Post.

 

Secondo i resoconti dei testimoni, studenti e insegnanti hanno subito perso i sensi dopo essere entrati nelle loro classi, suggerendo che potrebbe essere stato usato un gas, scrive l’inviato del WaPo citando fonti anonime locali.

 

«In una scuola sono stati colpiti tre insegnanti e 60 studenti. Nella seconda scuola sono stati colpiti quattro insegnanti e 22 studenti» ha dichiarato Shafiullah Rahimi, portavoce del Ministero per la gestione dei disastri.

 

Tutte le studentesse e gli insegnanti erano in condizioni stabili lunedì mattina.

 

Le autorità non hanno fornito dettagli sul movente sospetto alla base degli incidenti, aggiungendo che è in corso un’indagine. Le classi miste non sono insolite nelle zone rurali dell’Afghanistan fino alla fine della scuola elementare, e sono continuate sotto il governo guidato dai talebani, che ha bandito le donne dalle università e chiuso le scuole alle ragazze a partire dalla seconda media.

 

Nel vicino Iran, Amnesty International ha contato 300 sospetti avvelenamenti in più di 100 scuole femminili entro la fine di aprile. La situazione è così grave che molti genitori stanno decidendo se mandare ancora le figlie a scuola.

 

«Questo è un progetto di sicurezza per provocare il caos nel Paese in cui il nemico cerca di instillare paura e insicurezza tra genitori e studenti», ha detto il presidente iraniano Raisi in un discorso TV dello scorso marzo in cui ha parlato della pista di possibili «potenze straniere» dietro i misteriosi avvelenamenti.

 

Dapprima si era pensato ad un possibile movente islamista: nel momento in cui c’è in Iran una protesta per il velo, un qualche gruppo fondamentalista potrebbe aver pensato degli attacchi alle scuole femminili, che nel limitrofo Paese – sunnita, però – dell’Afghanistan sono tornate ad essere proibite con la creazione (tutta americana) dell’Emirato talebano.

 

Ora, con gli attacchi pure contro le studentesse di Kabul, la possibile pista afghana si rivela un vicolo cieco.

 

 

 

 

 

 

 

Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr.

 

 

 

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