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«Strazianti mal di testa» e coaguli, 26enne muore dopo il vaccino: testimonianza in tribunale

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Un 26enne britannico ha sofferto di mal di testa sempre più «strazianti» dopo essersi sottoposto a vaccinazione COVID nel marzo dello scorso anno, per poi morire per un coagulo di sangue fatale solo un mese dopo. La storia è finita quindi in un tribunale londinese. Lo riporta il Daily Mail.

 

Oli Akram Hoque, un avvocato in formazione di Ilford, a nord-est di Londra, avrebbe fatto il vaccino COVID AstraZeneca di il 19 marzo dell’anno scorso – poco dopo che la campagna di «vaccinazione» era stata lanciata per la fascia di età 18-29 – e «successivamente si è lamentato di mal di testa» che gradualmente sarebbe diventato più «straziante» con il passare dei giorni e delle settimane.

 

Poco meno di quattro settimane dopo, il 15 aprile 2021, Hoque è morto per un coagulo di sangue mentre veniva curato al Queen’s Hospital di Londra a Romford.

 

Hoque aveva visitato l’Urgent Treatment Center del Royal London Hospital dieci giorni prima, il 5 aprile, secondo quanto riportato dal Daily Mail, ma secondo una dichiarazione presentata alla corte dal padre di Hoque, Bablul, il 26enne è stato «dimesso senza una corretta diagnosi o indagine», ricevendo invece solo un’iniezione per impedirgli di ammalarsi, scrive Lifesitenews.

 

Successivamente Oli ha sofferto di un attacco epilettico ed è stato ricoverato al Queen’s Hospital, dove il personale ha eseguito una TAC e ha scoperto che aveva un coagulo di sangue. I medici gli hanno prescritto anticoagulanti ma alla fine non sono stati in grado di salvargli la vita.

 

La sorella di Oli, Anika, ha testimoniato all’inchiesta di martedì dopo essere stata chiamata dal medico legale Nadia Persaud, dicendo alla corte che entro tre settimane dalla ricezione del vaccino COVID, Oli «ha trascorso la maggior parte del suo tempo a letto», spingendola a commentare che suo fratello «non era se stesso , molto tranquillo», e che «il mal di testa non sembrava essere scomparso con medicine e antidolorifici».

 

Dopo essere stato visto in Ospedale,  Oli avesse avrebbe descritto al dottore sintomi come il vomito di sangue e le vertigini, insieme al suo doloroso mal di testa. Tuttavia gli sarebbe stato detto in modo «condiscendente» di prendere il co-codamol, un forte antidolorifico, ha affermato Anika.

 

Insoddisfatto della valutazione, Oli è tornato dal medico, che gli ha fatto un’iniezione  e gli ha detto che dopo 15 minuti avrebbe dovuto «stare bene», ha dichiarato la sorella.

 

Oli in seguito è morto per il suo coagulo di sangue.

 

«I giovani della sua età meritano di meglio. Non riavrò mio fratello. I miei genitori non si sono ripresi dallo shock» ha detto Anika.

 

 

 

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