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Strage al «Festival della Diversità» in Germania: tre accoltellati

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Tre persone sono state uccise e altre quattro sono rimaste gravemente ferite durante una serie di accoltellamenti al «Festival della Diversità» nella città tedesca di Solingen venerdì sera, ha detto la polizia. L’unico sospettato è ancora in libertà.

 

Secondo testimoni oculari, l’aggressore ha iniziato ad aggredire casualmente le persone intorno alle 21:45 ora locale nella piazza Fronhof di Solingen, dove molte persone si erano radunate per celebrare il 650° anniversario della città.

 

La polizia ha dichiarato una caccia all’uomo per il sospettato che era fuggito dalla scena. «Al momento non abbiamo informazioni sulla sua ubicazione», ha detto un portavoce della polizia.

 

La polizia non ha fornito alcuna descrizione del sospettato. Secondo Bild, i testimoni hanno descritto l’autore come «un uomo dall’aspetto arabo».

 

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La scena del crimine è stata transennata e nella zona sono presenti agenti pesantemente armati e numerose ambulanze.

 

«Siamo tutti sotto shock», ha detto il sindaco di Solingen, Tim Kurzbach. «Volevamo festeggiare insieme l’anniversario della nostra città, e come dobbiamo piangere i morti e i feriti».

 

Solingen è una città con circa 160.000 abitanti, situata nella Renania Settentrionale-Vestfalia, nella Germania occidentale, non lontano dalle città più grandi di Düsseldorf e Colonia.

 

Negli ultimi anni, la Germania ha assistito a diversi accoltellamenti. Nel 2021, un cittadino somalo armato di un coltello da cucina ha ucciso tre persone all’interno di un negozio a Würzburg.

 

Nel giugno 2024, un richiedente asilo afghano ha aggredito le persone a un piccolo raduno organizzato da un gruppo anti-islamista a Mannheim. Ha ferito sei persone, tra cui un agente di polizia che in seguito è morto per le ferite.

 

Come riportato da Renovatio 21, negli scorsi anni disordini massivi si sono avuti anche ai festival eritrei in giro per l’Europa, con furiosi scontri tra fazioni, che ha prodotto situazioni di guerriglia all’Aia e in Isvezia. Nel luglio 2023 era stato il turno di Giessen, in Germania, dove ulteriori violenze etniche al festival eritreo avevano causato il ferimento di 26 poliziotti.

 

La Germania aveva sperimentato problemi con persone dall’aspetto levantino anche durante le manifestazioni LGBT, incolpando «uomini di origine meridionale» di aggressioni alle parate dei gay pride.

 

Tra accoltellamenti randomatici per strada e nelle stazionipasseggeri dei treni presi in ostaggiorivolte gratuite e continui sbarchi – anche sotto il governo dei sedicenti nazionalisti – il programma di anarco-tirannia su base migratoria inflitta all’Europa continua tranquilla il suo corso, come da Piano Kalergi – un fatto incontrovertibile ed autoevidente oltre ogni pudore.

 

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Immagine da Twitter

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