Politica

Steve Bannon esce di prigione

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Steve Bannon, un tempo stratega capo dell’ex presidente Donald Trump, è stato rilasciato dalla prigione dopo aver scontato una condanna a quattro mesi.

 

Bannon è stato messo dietro le sbarre per aver sfidato un mandato di comparizione del comitato congressuale che indagava sulla rivolta del Campidoglio degli Stati Uniti del 2021. Era stato originariamente condannato nell’ottobre 2022 per oltraggio al Congresso, ma gli è stata concessa la libertà su cauzione mentre faceva appello alla sua condanna.

 

Il Bannon ha lasciato il Federal Correctional Institution di Danbury, Connecticut, la mattina presto di martedì ed è stato incontrato dalla figlia Maureen, ha riferito la CNN.

 

Bannon in seguito ha immediatamente fatto un monologo nel suo programma War Room, andato avanti quattro mesi senza di lui, e tenuto un’accesa conferenza s a Nuova York.

 


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Il suo rilascio arriva appena una settimana prima delle elezioni, dopo essersi definito «prigioniero politico di Joe Biden e dell’establishment corrotto di Biden», che avrebbero negato la sua uscita secondo le tempistiche del First Step Act, una legge carceraria emanata da Trump.

 

Il Bannon aveva promesso di continuare a influenzare la corsa presidenziale da dietro le sbarre, sostenendo che «faranno di tutto per rubare queste elezioni», descrivendo il procedimento per oltraggio alla Congresso come un «processo farsa»: per altre persone che avevano agito esattamente come lui, come l’ex segretario della Giustizia obamiano Eric Holder, nessun giorno di carcere è stato comminato.

 

A maggio, un collegio della corte d’appello federale ha confermato le condanne di Bannon, ma ora lui chiede all’intera corte d’appello di esaminare il suo caso.

 

L’ex consigliere della Casa Bianca dovrà rispondere di ulteriori accuse penali presso un tribunale dello Stato di New York, in quanto accusato di aver frodato i donatori che avevano contribuito a una campagna per raccogliere fondi per un muro al confine tra Stati Uniti e Messico.

 

Bannon si è dichiarato non colpevole di accuse tra cui riciclaggio di denaro, cospirazione e frode. Il processo nel caso è previsto per dicembre.

 

Nazionalista e populista, lettore famelico di tradizionalisti come Réné Guénon e Julius Evola, Bannon sembra avere un concetto ciclico della storia. Ora, appoggiandosi alla teoria socio-storica del «Fourth Turning» – teoria del ciclo generazionale con cui gli studiosi William Strauss e Neil Howe descrivono la storia americana – ritiene che ci troviamo ad un momento di svolta.

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Immagine di Gage Skidmore via Flickr pubblicata su licenza CC BY 2.0

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