Economia

Sri Lanka, si dimette il premier dopo una giornata di scontri

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Mahinda Rajapaksa – fratello del presidente Gotabaya – ha rassegnato le dimissioni dalla guida del governo dopo un’altra giornata drammatica per lo Sri Lanka. Le violenze sarebbero scoppiate dopo che i suoi sostenitori avevano assaltato i presidi dei manifestanti che ne chiedevano le dimissioni. Morto un parlamentare un’ottantina i feriti.

 

 

Il primo ministro dello Sri Lanka Mahinda Rajpaksa, fratello del presidente Gotabaya Rajapaksa, si è dimesso.

 

Ad annunciarlo è stato lui stesso oggi con un tweet al termine di una nuova giornata carica di tensione e scontri a Colombo, da settimane scossa dalle proteste per la gravissima crisi economica che sta mettendo in ginocchio il Paese.

 

L’uscita di scena del premier era la prima richiesta dei manifestanti, anche se il clima infuocato renderà comunque difficile la strada per un governo di unità nazionale.

 

Dopo lo sciopero generale a cui venerdì avevano aderito centinaia di sigle sindacali di ogni settore il presidente Rajapaksa aveva risposto con il pugno duro proclamando nuovamente lo stato di emergenza in vigore da sabato.

 

Questa mattina [ieri 9 maggio, ndr] poi vi erano state nuove violenze nell’area vicina alla residenza presidenziale.

 

Nonostante lo stato di emergenza gruppi di sostenitori legati a Rajapaksa hanno potuto assaltare le tende del presidio dei manifestanti che da settimane a Colombo chiedono le dimissioni del capo dello Stato e di tutto il governo.

 

Negli scontri secondo quanto riferimento dall’agenzia AFP sarebbe morto anche un parlamentare, Amarakeerthi Athukorala, che fa parte della coalizione che sostiene Rajapaksa. Un’ottantina di feriti sarebbero stati medicati negli ospedali.

 

Prima di presentare le dimissioni Mahinda Rajapaksa aveva diffuso un tweet in cui invitava la folla a «mantenere la calma e a ricordare che la violenza chiama solo altra violenza», aggiungendo che «la crisi economica che stiamo attraversando richiede una soluzione che questa amministrazione è decisa a trovare».

 

Parole a cui il popolare campione di cricket Kumar Sangakkara ha risposto: «L’unica violenza è quella perpetrata dai vostri sostenitori, che sono venuti nel tuo ufficio prima di assaltare dei manifestanti pacifici».

 

 

 

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Immagine di Indi Samarajiva via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0); immagine tagliata

 

 

 

 

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