Geopolitica

Sri Lanka, pugno di ferro della polizia contro i manifestanti

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Raid nella notte con cariche e 9 arresti al presidio occupato da più di 100 giorni davanti al Segretariato presidenziale. La prova di forza nonostante gli attivisti – contrari anche all’elezione del nuovo capo dello Stato – avessero già annunciato l’intenzione di sgomberarlo. Tra i fermati anche l’avvocato Nuwan Bogape, uno dei leader della protesta.

 

 

 

A poche ore dall’insediamento del nuovo presidente Ranil Wickremesinghe la task force speciale della polizia e le truppe dell’esercito hanno fatto irruzione al «Gate Zero», il sito vicino al Segretariato presidenziale occupato che per più di 100 giorni a Colombo è stato il cuore della protesta GotaGoGama che ha portato alle dimissioni di Gotabaya Rajapaksa nel Paese messo in ginocchio dalla crisi economica. I manifestanti sono stati allontanati con violenza e alcune tende sono state distrutte.

 

L’irruzione è avvenuta intorno all’una di notte. Ed è avvenuta nonostante ieri i manifestanti – nonostante la loro contrarietà all’elezione di Wickremesinghe – avessero annunciato la volontà di ritirarsi dal sito. Avevano anche indetto un incontro con la stampa per le 14 di oggi [22 luglio 2022, ndr].

 

La maggior parte delle tende intorno al Segreteriato presidenziale è stata demolita; restano ancora alcune delle tende vicino allo Shangri-La, dove questa mattina la protesta sta proseguendo.

 

Molti attivisti e giornalisti che hanno registrato in diretta le violenze sono stati aggrediti.

 

Nove persone sono state arrestate, tra cui anche l’avvocato Nuwan Bopage, uno dei principali attivisti che in questi mesi hanno animato le proteste.

 

La polizia dello Sri Lanka, in un comunicato, ha dichiarato che la Segreteria presidenziale è stata «tratta in salvo» in un’operazione congiunta delle forze di sicurezza.

 

Un gran numero di militari insieme alla polizia sono stati dispiegati e tutte le strade verso la Galle Face – il grande parco costiero di Colombo dove spesso si sono radunati i manifestanti – sono state chiuse con pesanti barricate, sotto le quali nessuno può entrare o uscire.

 

 

 

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Immagine screenshot da YouTube

 

 

 

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