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Sri Lanka, contro il caro bollette i templi buddhisti spengono le luci

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Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

 

Le tariffe per l’elettricità sono aumentate del 555%. I monaci accusano il governo di voler tenere i luoghi di culto al buio. Nelle aree rurali non ottengono più offerte dai fedeli. Gli altri leader religiosi si sono uniti alla protesta.

 

 

Un gruppo di monaci buddhisti ha chiesto ai templi di tutta l’isola di spegnere le luci in occasione del prossimo Poya (plenilunio) il 9 ottobre, in segno di protesta per l’aumento del 555% delle bollette nei luoghi di culto.

 

Il Sangha Sabha (Consiglio dei monaci) della Provincia centrale si è riunito nei giorni scorsi per decidere come affrontare la situazione: i monaci che hanno partecipato alla discussione hanno espresso forte opposizione alla decisione del governo, sostenendo che molti templi non possono permettersi di pagare le nuove tariffe.

 

Parlando con i media i religiosi hanno comunicato che le luci possono essere spente quando nel tempio sono presenti laici per la celebrazione di alcuni rituali come il Bodhi Pooja.

 

Nei prossimi mesi inizia la stagione di festeggiamenti di diversi rituali buddhisti importanti, tra cui il Vesak e il Poson.

 

Secondo diversi pareri, a causa della crisi economica le entrate dei luoghi di culto sono diminuite, con i templi nelle aree rurali del Paese in particolare difficoltà. I luoghi di culto dipendono quasi esclusivamente dalle donazioni dei fedeli.

 

«Con l’aumento del costo dell’elettricità sembra che il governo voglia punire i luoghi religiosi», ha commentato il ven. Omalpe Sobitha Thero, il capo del tempio Sri Bodhiraja di Ambilipitiya, che ospita circa 75 monaci. La loro bolletta è passata da 60mila a 300.750 rupie (da 168 a 840 euro). «Non si tratta quindi di una punizione?», ha chiesto il monaco.

 

Il ministro dell’Energia, Kanchana Wijesekera, ha detto che i luoghi di culto possono installare pannelli solari per affrontare il problema.

 

In una lettera inviata al presidente Ranil Wickramasinghe i monaci hanno ricordato che in base a quanto scritto nella Costituzione il governo si è impegnato a proteggere il buddhismo.

 

In segno di solidarietà la sera del 20 settembre leader religiosi musulmani, indù e cristiani hanno tenuto una protesta a Colombo per esortare il governo a riconsiderare la decisione riguardo l’aumento delle bollette.

 

Dietro a Zimbabwe, Libano e Venezuala, lo Sri Lanka è il quarto Paese al mondo con l’inflazione alimentare più alta. Da mesi i cittadini srilankesi affrontano la peggiore crisi economica del periodo post-indipendenza.

 

 

 

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Immagini di Christiane Birr via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)

 

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