Geopolitica

SpaceX annulla i servizi Starlink per l’Ucraina

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Il presidente di SpaceX Gwynne Shotwell ha affermato oggi che l’uso da parte dell’esercito ucraino del sistema a banda larga Starlink per le comunicazioni tattiche è andato oltre l’ambito dell’intenzione dell’azienda di fornire il servizio.

 

Non è mai stato concepito per essere militarizzato, ha detto Shotwell l’8 febbraio alla Conferenza sui trasporti spaziali commerciali della Federal Aviation Administration a Washington, DC.

 

«Gli ucraini l’hanno sfruttato in modi che non erano intenzionali e non facevano parte di alcun accordo». Shotwell non è entrato nei dettagli su come l’Ucraina abbia utilizzato Starlink come arma nella sua guerra con la Russia, sebbene l’uso da parte dell’Ucraina della capacità di Internet satellitare per la connettività sul campo di battaglia e il coordinamento degli attacchi sia stato ampiamente riportato.

 

«Offri un prodotto commerciale tramite la connettività alle persone, il che è utile nei conflitti. Ma devi anche stare attento a come lo usano», ha detto. «Stanno cercando di combattere per il loro paese, quindi lo capisco… Semplicemente non è quello che era previsto».

 

Elon Musk, il fondatore di SpaceX, aveva precedentemente tentato di cancellare il servizio, ma dopo «discussioni» con il Pentagono, ha fatto marcia indietro. Forse con l’aumentato pericolo che questo si trasformi in un grande conflitto mondiale, SpaceX si sente fiducioso di fare la mossa, che ha causato un certo «sconcerto» a Kiev.

 

Il dono di centinaia di terminali Starlink agli ucraini ha permesso alle truppe di Kiev la connessione nel campo di battaglia. Grazie a Starlink, si era detto, il Battaglione Azov rintanato nei sotterranei dell’acciaieria Azovstal’ riusciva persino a vedersi dei video su YouTube.

 

Elon Musk aveva stupito tutti con un piano di pace tra Ucraina e Russia che fu accolto con rispetto da Mosca e con veri insulti da parte di Kiev. Di lì iniziarono le crepe nel rapporto tra Starlink e la banda Zelens’kyj.

 

A inizio conflitto, Musk aveva rifiutato la pressione di un governo nazionale non meglio precisato (non l’Ucraina, disse) che pretendeva che i suoi satelliti censurassero i canali russi. Il miliardario di origine sudafricana respingendo la richiesta dichiarò di essere un «assolutista della libertà di parola».

 

Come riportato da Renovatio 21, la Russia starebbe costruendo un’arma laser in grado di distruggere i satelliti USA. Secondo quanto riportato, scienziati cinesi hanno lasciato trapelare le trame per disintegrare i satelliti Starlink.

 

Nel 2021 l’allora direttore dell’agenzia spaziale russa Roskosmos Dmitrij Rogozin si era scagliato contro gli «oligarchi miliardari» (Branson, Besos, Musk…) e la loro corsa allo spazio. Nel 2022 era tornato ad attaccare Musk per l’uso della sua costellazione di satelliti Starlink da parte delle forze di Difesa ucraina.

 

SpaceX, l’azienda spaziale di Musk, starebbe inoltre costruendo un razzo militare in grado di inviare truppe in ogni parte del pianeta.

 

 

 

 

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