Essere genitori

Sostanza tossica nei biberon cingalesi

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Secondo un’indagine condotta dal Centro per la giustizia ambientale nei due terzi dei contenitori per bambini esaminati è presente il bisfenolo-A, una sostanza tossica vietata in molti Paesi perché si ritiene possa provocare gravi malattie.

 

 

 

Una sostanza chimica dannosa – il bisfenolo-A (BPA) – è presente in maniera preoccupante nei biberon e nei contenitori per alimenti destinati ai bambini e ai neonati nello Sri Lanka.

 

A denunciarlo in un rapporto è il Centro per la Giustizia ambientale (CEJ): «abbiamo scoperto che i due terzi delle bottiglie campionate erano state etichettate erroneamente come prive di BPA», riferiscono gli attivisti ambientali.

 

Il bisfenolo-A è legalmente identificato come sostanza tossica in molti Paesi ed è classificato come interferente endocrino nell’Unione Europea (UE).

 

Ciò nonostante secondo lo studio del Centro per la giustizia ambientale «76 dei 98 biberon e contenitori per alimenti analizzati contenevano la sostanza chimica, in grado di filtrare nel contenuto liquido nel 78% dei casi testati», sostiene la ricerca condotta da gruppi di 8 Paesi diversi, riuniti nell’International Pollution Eradication Network.

«I produttori ingannano i genitori facendo loro acquistare prodotti che possono danneggiare i loro bambini»

 

«I produttori ingannano i genitori facendo loro acquistare prodotti che possono danneggiare i loro bambini» accusa il report.

 

L’esposizione al BPA è collegata infatti a diversi effetti avversi sulla salute, tra cui cancro, diabete, disturbi della fertilità e disfunzioni sessuali sia negli uomini sia nelle donne.

 

Per questo, lo studio chiede restrizioni nazionali e globali sull’uso del bisfenolo-A nei contenitori di alimenti e bevande per bambini.

 

«Abbiamo bisogno di regole rigorose per l’etichettatura delle sostanze chimiche tossiche nei prodotti di consumo, nonché di un forte sistema di sorveglianza» conclude il rapporto.

 

Impiegato come elemento chimico costitutivo nelle plastiche di policarbonato e resine epossidiche – nei contenitori per alimenti e bevande, attrezzature mediche e sportive, lenti per occhiali, ricevute di carta termica e tubi dell’acqua in plastica – l’uso del BPA nei biberon è stato già limitato in alcuni Paesi come la Cina e l’Indonesia, e vietato in altri, come la Malaysia.

 

 

 

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