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«Soros un Hitler liberale». Tutti contro l’Ungheria

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Szilard Demeter, commissario ministeriale e capo del Museo letterario Petofi di Budapest, domenica ha pubblicato un editoriale sul popolare sito di notizie Origo dove spiegava ilparagone da parte di un funzionario ungherese dell’investitore miliardario e filantropo George Soros con Adolf Hitler e i nazisti. Origo è visto come fermamente filo-governativo al punto che è spesso accusato di essere propaganda di stato.

 

«L’Europa è la camera a gas di George Soros», ha scritto Demeter. La reazione indignata dei leader europei è arrivata in una manciata di minuti.

«L’Europa è la camera a gas di George Soros», ha scritto Demeter

 

Scagliandosi contro contro i tentativi dei tecnocrati di Soros e dell’UE di distruggere la cultura nazionale in nome del «multiculturalismo senza frontiere», Demeter ha scritto che «Soros è il Führer liberale».

 

«Il gas velenoso scorre dalla capsula di una società aperta e multiculturale, che è mortale per lo stile di vita europeo».
«Il gas velenoso scorre dalla capsula di una società aperta e multiculturale, che è mortale per lo stile di vita europeo».

 

 

«George Soros è il Führer liberale. E il suo esercito libertario lo adora in modo ancora più servile di quanto lo adorava Hitler, in passato. Non hanno imparato nulla dal ventesimo secolo», scrive Demeter.

 

In particolare, ha contestualizzato la lotta al bilancio dell’UE in questi termini dopo che all’inizio di questo mese il primo ministro Viktor Orbán ha detto a un’emittente radiofonica di Stato che «l’Ungheria non può essere ricattata».

«George Soros è il Führer liberale. E il suo esercito libertario lo adora in modo ancora più servile di quanto lo adorava Hitler, in passato. Non hanno imparato nulla dal ventesimo secolo»

 

L’Ungheria e la Polonia si sono impegnate congiuntamente a porre il veto al budget di 1,8 trilioni di euro (2,1 trilioni di dollari) dato che ha vincoli politici legati che sono visti fondamentalmente volti a punire Varsavia e Budapest.

 

L’editoriale ha suscitato prevedibile indignazione da parte delle organizzazioni ebraiche europee e persino dell’Ambasciata israeliana a Budapest.

 

Nel corso della giornata, si dice che il Demeter abbia ritrattato a malincuore l’articolo in mezzo all’inevitabile tempesta di critiche.

Il primo ministro Viktor Orbán ha detto a un’emittente radiofonica di Stato che «l’Ungheria non può essere ricattata»

 

Chiediamoci questa cosa: per quanti mesi e anni anche sulla stampa occidentale e internazionale anche Donald Trump è stato paragonato a Hitler quasi quotidianamente, questo rientra nella categoria dei «abuso della memoria dell’Olocausto per qualsiasi scopo»?
 
 
 
 
 
 

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