Spirito

Sinodo «gnostico», i suoi sostenitori commettono «peccati contro lo Spirito Santo»: parla il cardinale Müller

Pubblicato

il

Il cardinale Gerhard Müller ha affermato che i sostenitori della cosiddetta «Chiesa sinodale» sono colpevoli di «peccati contro lo Spirito Santo».

 

In un saggio pubblicato sulla testata cattolica americana First Things, il cardinale Müller ha criticato il moderno concetto di «sinodalità» di papa Francesco, elencando sette modi in cui la «Chiesa sinodale» pecca contro lo Spirito Santo.

 

«Fazioni con secondi fini hanno dirottato il principio tradizionale della sinodalità, ovvero la collaborazione tra vescovi (collegialità) e tra tutti i credenti e pastori della Chiesa (basata sul sacerdozio comune di tutti coloro che sono stati battezzati nella fede), per promuovere la loro agenda progressista», ha affermato l’ex prefetto della Congregazione (ora Dicastero) per la Dottrina della Fede.

Iscriviti al canale Telegram

«Eseguendo una svolta di 180 gradi, la dottrina, la liturgia e la moralità della Chiesa cattolica devono essere rese compatibili con un’ideologia neognostica e woke», ha affermato.

 

Nel tentativo di cambiare l’insegnamento della Chiesa sul matrimonio o sull’ordinazione delle donne, i fautori del Sinodo invocano una presunta «comunicazione diretta tra lo Spirito Santo e i partecipanti al Sinodo», ha continuato il cardinale Mullerro.

 

«Ma chiunque, facendo appello all’ispirazione personale e collettiva dello Spirito Santo, cerca di conciliare l’insegnamento della Chiesa con un’ideologia ostile alla rivelazione e con la tirannia del relativismo, è colpevole in vari modi di un “peccato contro lo Spirito Santo” (Mt 12,31; Mc 3,29; Lc 12,10)», ha aggiunto il porporato tedesco.

 

«Il peccato più attuale» dei sette peccati contro lo Spirito Santo «è quando l’origine e il carattere soprannaturali del cristianesimo vengono negati per subordinare la Chiesa del Dio Uno e Trino agli obiettivi e ai propositi di un progetto di salvezza mondano, che si tratti della neutralità climatica eco-socialista o dell’Agenda 2030 dell'”élite globalista”».

 

Il cardinale Müller ha avvertito che è un peccato contro lo Spirito Santo reinterpretare «la storia del dogma cristiano come un’evoluzione della rivelazione, riflessa nei livelli avanzati di coscienza nella chiesa collettiva, invece di confessare l’insuperabile pienezza di grazia e verità in Gesù Cristo, il Verbo di Dio fatto carne (Giovanni 1,14–18)».

 

Il prelato tedesco ha spiegato che il papa e il suo magistero «non sono al di sopra della parola di Dio, ma la servono, insegnando solo ciò che è stato trasmesso (Dei Verbum, 10)».

 

Pertanto, il papa non può cambiare il deposito della fede, così come è stato pienamente rivelato in Gesù Cristo.

 

Inoltre, il cardinale Müller ha affermato che è un peccato contro lo Spirito Santo «quando l’unità della Chiesa nell’insegnamento della fede viene abbandonata all’arbitrarietà e all’ignoranza delle conferenze episcopali locali (che presumibilmente si sviluppano dottrinalmente a ritmi diversi) con il pretesto della cosiddetta decentralizzazione».

Sostieni Renovatio 21

Citando l’opera di Sant’Ireneo di Lione contro gli gnostici, il cardinale scrisse: «Sebbene dispersa in tutto il mondo, fino ai confini della terra… la Chiesa cattolica possiede una sola e stessa fede in tutto il mondo (Ireneo di Lione, Contro le eresie, Libro I, 10, 1–3)».

 

Le osservazioni del cardinale Müller sono probabilmente un riferimento alla conferenza episcopale tedesca, la cui maggioranza ha approvato testi eretici pro-LGBT e di altro tipo durante il «Cammino sinodale» dei vescovi tedeschi.

 

In un probabile riferimento alle ingiuste «cancellazioni» di Papa Francesco, come la rimozione del vescovo Joseph Strickland dalla sua diocesi di Tyler, Texas, e del vescovo Daniel Fernández Torres dalla sua diocesi di Arecibo, Porto Rico, il cardinale Müller ha affermato che «è un peccato contro lo Spirito Santo, che, mediante il sacramento dell’Ordine, ha nominato vescovi e sacerdoti come pastori della Chiesa di Dio (At 20,28), deporli o addirittura secolarizzarli, a propria discrezione, senza un processo canonico».

 

Il porporato germanico ha anche criticato la politicizzazione della Chiesa lungo le linee della «filosofia rivoluzionaria» e le idee della Rivoluzione francese come un peccato contro lo Spirito Santo:

 

«È un peccato contro lo Spirito Santo quando la divisione politica e ideologica della società a partire dall’Illuminismo europeo e dalla Rivoluzione francese viene incorporata in una filosofia restauratrice o rivoluzionaria della storia e quando la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica viene così paralizzata contrapponendo internamente fazioni “progressiste” a fazioni “conservatrici”».

 

L’ex capo della Congregazione per la Dottrina della Fede ha concluso il suo saggio ricordando ai fedeli di riporre la loro fiducia unicamente in Gesù Cristo, invece che nelle ideologie moderniste «woke».

 

«Chiunque voglia veramente ascoltare ciò che lo Spirito dice alla Chiesa non si affiderà a ispirazioni spiritualistiche e a luoghi comuni ideologici e woke, ma porrà tutta la sua fiducia, nella vita e nella morte, unicamente in Gesù, il Figlio del Padre e l’Unto dello Spirito Santo», ha affermato il cardinale Müller.

 

Il cardinale ha concluso citando il Vangelo di San Giovanni: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola, e il Padre mio l’amerà e verremo a lui e faremo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; ora la parola che voi ascoltaste non è mia, ma è del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre mi trovavo ancora in mezzo a voi; ma il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà in mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa e vi suggerirà tutto ciò che io vi ho detto.» (Giovanni 14:23-26).

Aiuta Renovatio 21

Come riportato da Renovatio 21, a settembre il cardinale aveva avvertito che l’attuale Sinodo sulla sinodalità potrebbe essere utilizzato dai «progressisti» e dalle «forze anticattoliche» per implementare l’Agenda 2030 nella Chiesa.

 

Il Müller aveva fatto sentire subito la sua voce per la blasfemia alle Olimpiadi, e non si è tirato indietro nemmeno per chiedere la scomunica di Joe Biden perché sostenitore dell’«infanticidio», cioè dell’aborto.

 

Mueller ha parlato con coraggio di «blasfemia» della benedizione omosessuale, di «eresie materiali» di Bergoglio, dell’immigrazione di massa come strumento per distruggere le identità nazionali, e di una Terza Guerra Mondiale intesa come «guerra contro l’umano» che è in partenza.

 

Il cardinale si era inoltre scagliato contro l’Agenda ONU 2030, che estenderebbe la sua influenza sin nel Sinodo.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine screenshot da YouTube

Più popolari

Exit mobile version