Internet
Signal dice che preserverà la privacy
Meredith Whittaker, presidente della piattaforma di messaggistica crittografata Signal, ha difeso la privacy in un’intervista alla televisione britannica Channel 4 News.
In risposta a un disegno di legge del governo del Regno Unito, presumibilmente basato sull’affrontare problemi come la pornografia infantile, Whittaker ha sottolineato, ripetutamente, le basi della questione: o hai sicurezza o no.
Se rompi per uno scopo, avrai fatto sparire la sicurezza per sempre completamente. La CEO del gruppo informatico si è dimostrata irremovibile sul fatto che Signal non può violare la crittografia.
Tra la metà e la fine del 2021, Apple ha proposto un modo per eseguire la scansione di massa del materiale pedopornografico, pur mantenendo la privacy. Il loro complesso sistema, che presentava molte scappatoie e punti deboli, ha incontrato un tale rifiuto che hanno sospeso il piano.
La pressione su Signal a cui ha risposto Whittaker non è dissimile. Usa la minaccia di materiale universalmente detestato per porre fine del tutto alla privacy.
UK politician @DamianCollins says he just wants to protect kids but he doesn’t. He wants to turn the Internet — worldwide — into a police state. No more private messages because criminals use them. What’s next, cameras in every home? Warrantless searches? Please stop this maniac. pic.twitter.com/L9ZldsHhjC
— Michael Shellenberger (@shellenberger) July 4, 2023
Un sistema del genere è stato invece applicato da Google, con risultati catastrofici ma dolorosamente invisibili: un tremendo articolo del New York Times ha raccontato di vite distrutte – con rimozione di account e indagini di polizia – dall’algoritmo, che trovando foto dei figli nudi – foto che magari erano state chieste dai pediatri che in pandemia non potevano visitare i bambini – segnalavano gli utenti come criminali pedofili.
I casi sarebbero moltissimi, ma non esiste calcolo possibile perché i genitori a cui succede tendono a non parlarne.
Come riportato da Renovatio 21, due anni fa Elon Musk invitò tutti ad abbandonare Whatsapp e Facebook, consigliando di usare proprio Signal.
Signal è stato fondato nel 2013 dal crittografo Moxie Marlinspike – già capo della sicurezza di prodotto di Twitter – e il fondatore di Whatsapp Brian Acton, che era stato convinto da Marlinspike di integrare in Whatsapp il suo sistema di crittografia end to end.
Whatsapp sarebbe successivamente stato comprato – per 19 miliardi di dollari – da Facebook, tuttavia Acton lascerà l’azienda di Zuckerberg in polemica proprio con la politica aziendale della privacy di Facebook.
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Immagine di Focal Foto via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial 2.0 Generic (CC BY-NC 2.0)