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Si allargano le proteste degli agricoltori polacchi: nel mirino l’Ucraina

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La protesta degli agricoltori europei sta trovando una nuova fase di espansione anche in Polonia.

 

In un articolo di sostegno, il giornale tedesco Preußische Allgemeine Zeitung riferisce che gli agricoltori polacchi hanno chiarito che non vogliono più essere tutelati da Bruxelles, né dal Green Deal, o dallo «zielony ład» (ordine verde), né dalla politica ucraina, entrambi che l’UE sta perseguendo a scapito dell’agricoltura polacca.

 

Se l’UE giustifica l’importazione esente da dazi di cereali dall’Ucraina come risultato della guerra in Ucraina, i contadini polacchi insistono che nel chiedere «un risarcimento dal fondo di guerra sotto forma di sussidi per cereali, colza, latte, fertilizzanti e maggiori sussidi per il carburante», ha detto Grzegorz Bardowski, conosciuto in tutta la Polonia come presenza fissa in programmi televisivi.

 

«L’Ucraina può inghiottire l’agricoltura polacca ed europea senza battere ciglio. Se si dice che l’Ucraina può nutrire tutta l’Africa, che cos’è per loro l’Europa?» ha chiesto, sottolineando che la metà dei terreni agricoli dell’Ucraina sono di proprietà di aziende agricole straniere, di cui 360.000 ettari sono registrati in Lussemburgo, 670.000 a Cipro e 200.000 in Arabia Saudita.

 


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«Pensa che i proventi di queste partecipazioni rimarranno in Ucraina?» ha chiesto Bardowski, che ha anche elencato i pesticidi utilizzati in Ucraina che l’UE ha dichiarato nocivi. «E poi dovremmo lasciare a maggese anche il 4% del nostro suolo. Che assurdità! … Quando è troppo è troppo!».

 

Per gli agricoltori deve diventare conveniente produrre nuovamente.

 

La protesta era stata lanciata lo scorso 9 febbraio, quando i trattori hanno bloccato le strade in 300 villaggi di tutti i voivodati, anche al confine con l’Ucraina.

 

Come riportato da Renovatio 21, due settimane fa gli agricoltori del celeberrimo sindacato Solidarnosc hanno bloccato il confine ucraino in segno di protesta. Tre mesi fa i contadini polacchi si erano uniti al blocco che i camionisti connazionali avevano intentato sempre per protestare contro la concorrenza sleale permessa all’Ucraina.

 

Blocchi di camion contro Kiev si erano visti anche in Ungheria e Slovacchia.

 

Nelle manifestazioni di protesta di queste ore si è potuto vedere anche un un trattore con uno striscione molto eloquente

 

 

Tradotto: «Putin occupati dell’Ucraina, di Bruxelles e dei nostri stessi leader».

 

Frase piuttosto incredibile se scritta in polacco.

 

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