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Shakespeare vietato nei distretti scolastici USA per «contenuto sessuale»

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Diverse scuole della Florida stanno eliminando le opere di William Shakespeare dai loro programmi di studio per paura di entrare in conflitto con una controversa nuova legge che vieta i libri con contenuti sessuali. Lo riporta il Tampa Bay Times.

 

Le scuole pubbliche della contea di Hillsborough assegneranno solo estratti delle opere scespiriane durante il prossimo anno accademico, hanno rivelato i funzionari distrettuali alla testata locale, modificando le loro guide didattiche per gli insegnanti a causa di «standard di insegnamento statali rivisti e una nuova serie di esami di stato che coprono una vasta gamma di libri e stili di scrittura», ha dichiarato la portavoce del distretto Tanya Arja.

 

La portavoce distrettuale ha quindi ammesso che la decisione era «anche in considerazione della legge», riferendosi alla legge sui diritti dei genitori in materia di istruzione della Florida.

 

Soprannominata dai suoi critici «Don’t Say Gay», la misura è entrata in vigore il mese scorso, richiedendo alle scuole di sospendere l’accesso a materiale di lettura che si presume contenga pornografia, raffigurazioni o descrizioni di comportamenti sessuali, in attesa della risoluzione di eventuali reclami da parte dei genitori o dello Stato.

 

«Penso che il resto della nazione – no, il mondo – stia ridendo di noi», ha detto al giornale di Tampa Joseph Cool, un insegnante della Gaither High, sottolineando che togliere «Shakespeare nella sua interezza perché la relazione tra Romeo e Juliet sta in qualche modo sfruttando i minori è semplicemente assurdo».

 

A causa dell’incertezza su ciò che costituisce contenuto proibito, i distretti scolastici hanno rimosso preventivamente i libri dalle loro biblioteche per evitare problemi con i genitori mentre «specialisti dei media» addestrati controllano i contenuti per tutto ciò che potrebbe potenzialmente violare la legge.

 

Se gli specialisti contrassegnano un libro, è necessario che una commissione a livello distrettuale lo esamini e prenda la decisione finale se rimane nella biblioteca. I genitori possono anche presentare un reclamo su qualsiasi libro sul sito web del distretto scolastico, richiedendo al distretto di ritirare il titolo entro cinque giorni e tenerlo fuori dalle biblioteche fino a quando non può essere rivisto.

 

L’affiliata locale della CBS WJAX ha scoperto all’inizio di questa settimana che la contea di Duval aveva rimosso 19 titoli dai suoi scaffali prima dell’anno scolastico 2023-2024, mentre la contea di St. Johns aveva abbandonato 31 libri e la contea di Clay ne aveva ritirati 115.

 

Ad alcuni lo scandalo scespiriano potrebbe suggerire che si tratta di una manovra di gruppi di pressione LGBT che si oppongono fermamente alla legge emanata dal governatore Ron DeSantis, che di fatto ha fatto uscire dalle scuole dei bambini della Florida i contenuti omosessualisti. Diversi personaggi di spicco, dall’ex presidente Barack Obama – ora al centro di discussioni riguardo la sua vera sessualità – all’ex first daughter Chelsea Clinton di recente si sono spesi pubblicamente per la riammissioni di libri con contenuti sessuali destinati a bambini anche piccoli in scuole e biblioteche.

 

Come riportato da Renovatio 21, anche una grande multinazionale con immensi interessi in Florida è scesa sul piede di guerra contro legge desantisiana: la Disney, a cui il governatore ha risposto togliendo i privilegi fiscali e non solo di cui godeva Disney World, che è sito ad Orlando, in Florida.

 

DeSantis a inizio anno era tornato a parlare di pedofilia chiedendo la pena di morte per gli «stupratori di bambini».

 

Il bardo è incappato di recente in un’altra speciosa questione sessuale, quando Olivia Hussey e Leonard Whiting, i due attori che interpretarono il Romeo e Giulietta (1968) di Franco Zeffirelli accusarono di essere stati sfruttati per la scena di nudo girata quando erano minorenni – ora hanno entrambi 72 anni. Il giudice americano lo scorso maggio ha stabilito che la sequenza in cui erano esposti i seni nudi di Giulietta non costituisce pedopornografia.

 

 

 

 

 

 

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