Bizzarria
Seminaristi stringono il «patto di sangue dello Yeti». Ricordiamo il libro di Attilio Mordini su Bibbia e abominevole uomo delle nevi
Nel gennaio 2024, i seminaristi del seminario teologico St. John Vianney di Denver, USA, sono stati portati in una gita sugli sci durante la quale sono stati incoraggiati a fare «giuramenti di sangue» individuali a una figura simile a uno yeti. Lo riporta LifeSite.
L’arcidiocesi di Denver ha liquidato il comportamento come uno «scherzo inappropriato», rimuovendo al contempo il sacerdote responsabile dal suo incarico di leadership. Padre John Nepil, a cui è stata attribuita la responsabilità, ha parlato al sito cattolico americano The Pillar e ha riconosciuto il suo errore, affermando ancora una volta che si è trattato di uno «scherzo» che ha preso una brutta piega.
Mentre 15 seminaristi dormivano nella loro casa di ritiro, sono stati svegliati all’improvviso e invitati in una roulotte per incontrare Nepil e un uomo vestito da yeti, insieme a un pugnale macchiato di una sostanza simile al sangue.
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Un video ottenuto da The Pillar mostra che a un seminarista è stato detto che il giuramento faceva parte di una «tradizione sacra» e che questo era l’unico modo per «entrare nella famiglia». «Il modo in cui funziona, l’unico modo per entrare in questa famiglia è fare un giuramento di sangue», è stato detto a un seminarista. «Se entri in questa famiglia, non puoi più tornare indietro».
Dopo aver minacciato il seminarista con un coltello, Nepil gli ordina di emettere un «urlo gutturale» per inquietare gli altri seminaristi. Dopo aver stretto la mano a Nepil e allo yeti, al seminarista viene ordinato di assicurarsi che gli altri seminaristi lo vedano con quello che si dice sia «sangue di orso grizzly» imbrattato addosso.
In una dichiarazione riguardante il presunto giuramento di sangue, l’arcidiocesi di Denver ha riferito che la propria indagine ha stabilito che l’incidente è stato uno scherzo sconsiderato e un episodio isolato.
«Fortunatamente, l’indagine ha scoperto che l’evento era una farsa, che non era stato prestato alcun giuramento e che in nessun momento c’è stato il rischio di danni fisici», ha affermato l’arcidiocesi in una dichiarazione a The Pillar. «Tuttavia, si trattava di uno scherzo profondamente imprudente e inappropriato».
La testata cattolica è stato inoltre informato da un sacerdote a conoscenza della situazione che tutti i seminaristi coinvolti nel presunto giuramento di sangue sono stati sottoposti alle preghiere di un esorcista, durante le quali ciascuno dei futuri sacerdoti ha formalmente rinunciato al cosiddetto «giuramento».
Il fatto, grottesco ed inquietante, si dà come uno degli effetti mostruosi (è il caso di dirlo) del Concilio Vaticano II, prima del quale i seminaristi, si può dire, affrontavano ben altra formazione – a partire dai seminari, dove dormivano chiusi a chiave da altri nella loro stanza, con un vasino e la campana per le emergenze, così da evitare che i futuri sacerdoti finissero nei letti di altri, cosa che invece oggi avviene in maniera programmatica: le strutture stesse della formazione cattolica, come ha mostrato anche il caso McCarrick, sembrano atte a portare carne umana per sfamare e rimpolpare il clero omosessuale.
Un’investigazione di un sacerdote riportata anni fa dal giornale americano National Catholic Register parla della creazione da parte di McCarrick di una «”pipeline” omosessuale che incanalava i candidati latinoamericani vulnerabili in alcuni seminari statunitensi dove venivano sfruttati sessualmente, e successivamente ordinati come preti attivamente omosessuali in alcune diocesi americane». In pratica, da Paesi come Messico, Porto Rico, Costa Rica, Colombia, il sistema istituito dal cardinale avrebbe preso i candidati scartati per la loro omosessualità per inserirli nei seminari americani.
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Ora si va oltre: dagli incontri intimi con altri uomini si passa a patti di sangue con mostri montani. La traiettoria dal disordine sessuale al paganesimo idolatrico teriomorfo non ci sorprende. Tuttavia, la scelta dello Yeti – e perché non il Bigfoot, o il Sasquatch, più volte avvistati in quelle zone? – un po’ sì.
Sbaglia il lettore che crede che la creatura pelosa incontrata da Rinaldo Messner e il cattolicesimo non si siano mai incontrati prima. L’abominevole uomo delle nevi compariva infatti in un sorprendente, misterioso libro di decadi fa, Il Mistero Dello Yeti alla Luce della Tradizione Biblica, uscito nel 1977 dalla penna del teologo fiorentino Attilio Mordini di Selva (1923-1966).
«Per spiegarci il mistero dello Yeti, dobbiamo spingerci ancora più a fondo nell’indagine sull’uomo tellurico, là dove l’intima unione tra corpo umano e terra maledetta si fa più essenziale e addirittura determinante. La maledizione dell’uomo, e della terra a cagione di lui, dopo la maledizione di Dio ad Adamo, “ti germoglierà triboli e spine, e mangerai l’erbe della terra. Col sudore della tua fronte ti procaccerai il pane, sinché tu non tornerai alla terra dalla quale fosti tratto” (Gn 3, 18, 19), è condanna su Caino per l’uccisione d’Abele: “Sarai d’ora in poi maledetto sulla terra, che ha aperto la bocca per ricevere il sangue di tuo fratello, versato dalla tua mano. Anche se la lavorerai non ti darà frutti; sarai ramingo e fuggiasco per il mondo” (Gn 4, 11, 12)» scrive Mordini, che da ragazzo aveva combattuto con la IV Panzerdivision in Russia per poi optare per la Repubblica Sociale Italiana.
«Caino è uomo tellurico, coltiva la terra, mentre Abele è pastore. Ma la sua colpa è ancora più grave di quella dell’umanità anonima e quantitativa. La massa di gente maledetta e annientata dal diluvio aveva soltanto obliato Dio, il culto del Suo Nome, la via della sapienza e l’ordine gerarchico e patriarcale eminentemente qualitativo; mentre Caino è l’uomo della ribellione. Non soltanto ignora Abele quale pastore di uomini oltreché di greggi, non soltanto ignora Abele quale pontefice (ché solo i sacrifici d’Abele erano ben accetti all’Altissimo) e quale re (ché anche David sarà pastore), ma addirittura si rivolta invidioso contro il suo regno di mansuetudine. Se l’uomo venne perciò creato a immagine di Dio, Caino si fa immagine di Lucifero ribelle alle gerarchie celesti».
Insomma: lo Yeti come Caino, essere tellurico ad immagine di Lucifero. Forse è il caso di far leggere anche gli americani l’opera del Mordini.
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