Geopolitica

Scott Ritter: perché la Russia vincerà il conflitto nonostante l’avanzata ucraina

Pubblicato

il

L’ex ufficiale dell’Intelligence dei Marines Scott Ritter ha rivisto e aggiornato la valutazione sulla guerra in ucraina dopo gli sviluppi nella regione di Kharkov.

 

Lo scorso luglio Ritter aveva dichiarato che l’idea che l’Ucraina possa cacciare le forze russe è una «fantasia estrema».

 

Ora, rianalizzando la situazione mutata, Ritter sul suo canale Telegram ha spiegato che, pure con un cambio di programma, la conclusione è la medesima, cioè la vittoria della Russia, ma i costi saranno più elevati per tutti i soggetti coinvolti.

 

«Il successo della controffensiva ucraina deve essere messo in una prospettiva adeguata», ha scritto Ritter in una editoriale su Consortium News il 12 settembre. «Le vittime che l’Ucraina ha subito, e sta ancora subendo, per ottenere questa vittoria sono insostenibili».

 

«L’Ucraina ha esaurito le sue riserve strategiche e dovranno essere ricostituite se l’Ucraina aspira a continuare un’avanzata su queste linee. Ci vorranno mesi» sostiene l’ex ispettore delle armi delle Nazioni Unite in Iraq.

 

«La Russia, nel frattempo, non ha perso altro che uno spazio indifendibile. Le vittime russe sono state minime e le perdite di equipaggiamento furono prontamente sostituite».

 

«La Russia ha effettivamente rafforzato la sua posizione militare creando forti linee difensive nel nord in grado di resistere a qualsiasi attacco ucraino, aumentando al contempo la potenza di combattimento disponibile per completare il compito di liberare il resto della Repubblica popolare di Donetsk sotto il controllo ucraino».

 

Anche Ritter ritiene che i missili sulle infrastrutture ucraine siano una cambio di paradigma nella guerra in corso, che ha precisa valenza militare:

 

«La Russia ha una profondità strategica di gran lunga maggiore dell’Ucraina. La Russia sta iniziando a colpire obiettivi infrastrutturali critici, come le centrali elettriche, che non solo paralizzeranno l’economia ucraina, ma anche la loro capacità di spostare rapidamente grandi quantità di truppe via treno».

 

«La Russia imparerà dalle lezioni insegnate loro dalla sconfitta di Kharkov e continuerà i suoi obiettivi di missione dichiarati».

 

Quindi, in conclusione, «modifiche devono essere apportate dalla Russia per risolvere i problemi identificati dalla sconfitta di Kharkov. Vincere una battaglia è una cosa; vincere una guerra un’altra».

 

«Per l’Ucraina, le enormi perdite subite dalle proprie forze, combinate con i limitati danni inflitti alla Russia, significano che l’offensiva di Kharkov è, nella migliore delle ipotesi, una vittoria di Pirro, che non cambia la realtà fondamentale che la Russia sta vincendo e vincerà , il conflitto in Ucraina».

 

Come riportato da Renovatio 21, il Ritter in questi mesi ha accusato varie volte il sostegno occidentale all’Ucraina, di cui è fortemente critico per l’utilizzo di milizie neonaziste. L’ex Marine, con expertise in armi di distruzioen di massa, si era inoltre speso sul caso dei biolaboratori ucraina finanziati dagli USA.

 

Ritter a maggio aveva spiegato che gli Stati Uniti stanno inviando agli ucraini armi che non possono usare correttamente, e che quindi si consumano troppo rapidamente, creando la necessità di chiedere altre armi, come fa continuamente Zelens’kyj, arrivando all’incredibile prosciugamento delle scorte di armamenti nei Paesi NATO.

 

Ritter aveva inoltre illustrato che la fornitura di missili a Kiev da parte di Washington avrebbe il solo effetto di «garantire più morti, ma non un cambiamento dell’esito del conflitto».

 

Le sue conclusioni sembrano immutate.

Sette mesi fa, in un articolo intitolato «Una guerra con la Russia sarebbe diversa da qualsiasi cosa gli Stati Uniti e la NATO abbiano mai sperimentato», Ritter aveva dichiarato che qualora gli Stati Uniti entrassero in guerra contro la Russia in Ucraina, le forze armate statunitensi potrebbero subire una sconfitta devastante.

 

 

Immagine da Telegram

 

 

Più popolari

Exit mobile version