Immigrazione

Scontri tra immigrati e polizia all’Aia: le immagini

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La polizia in tenuta antisommossa è stata schierata nelle strade dell’Aia per sedare i violenti scontri scoppiati tra due gruppi rivali nella città olandese ieri sera.

 

Due gruppi di eritrei si sono scontrati nella sala conferenze dell’Opera. Dopo un primo scontro, la polizia ha portato fuori un gruppo, cercando di tenere i due separati. Nelle strade, i rivoltosi hanno lanciato mattoni, detriti e persino biciclette contro la sala conferenze e la polizia.

 

La polizia in tenuta antisommossa è stata vista proteggere la sala da centinaia di rivoltosi, mentre altri soccorritori si sono concentrati sui danni già arrecati all’edificio.

 

 

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I rivoltosi hanno dato fuoco ad almeno due veicoli della polizia. I servizi di emergenza hanno tentato di domare gli incendi, mentre gli agenti sono stati richiamati dalle zone circostanti per rafforzare la presenza della polizia.

 

Il sindaco dell’Aia, Jan van Zanen, ha dichiarato un’emergenza regionale di livello Grip 2, che consente a tutti i servizi di emergenza di coordinarsi sotto un unico comandante. Il gas lacrimogeno è stato autorizzato e l’ordine di emergenza ha consentito alla polizia di fermare e controllare chiunque si trovasse in un raggio di 500 metri attorno alla zona.

 

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«Il Pubblico Ministero ha istituito una squadra investigativa su larga scala per perseguire i responsabili di questo caos. Vorrei chiedere a tutti coloro che possono contribuire alla rapida identificazione degli autori di questa violenza inaccettabile e inutile di collaborare», ha affermato il van Zanen.

 

In serata, la sala conferenze è stata danneggiata ma messa in sicurezza, mentre una fila di auto all’esterno dell’edificio è stata bruciata. Durante la rivolta circa 800 persone si sono rifugiate all’interno della sala. Sono stati condotti fuori sotto la scorta della polizia per la loro sicurezza e portati via in autobus dopo le 22:30.

 

 

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Secondo notizie date dai media locali, un gruppo di rivoltosi si oppone all’attuale governo dell’Eritrea, mentre l’altro è filogovernativo.

 

Come riportato da Renovatio 21, scontri violenti generati da gruppi di immigrati eritrei contrapposti si erano visti l’anno scorso anche a Stoccolma. In quel caso più di 50 persone erano rimaste ferite durante un festival assaltato da più di 1.000 manifestanti antigovernativi che avevano quindi hanno combattuto con i partecipanti all’evento dando fuoco alle tende e scontrandosi con la polizia.

 

Negli scorsi mesi scontri fisici tra fazioni di immigrati eritrei si erano visti a Calgary e Toronto, in Canada, e perfino, nelle stesse ore, a Tel Aviv.

 

 

 

Lo scorso luglio era stato il turno di Giessen, in Germania, dove ulteriori violenze etniche al festival eritreo avevano causato il ferimento di 26 poliziotti.

 

Tra accoltellamenti radomatici per strada e nelle stazioni, passeggeri dei treni presi in ostaggio, rivolte gratuite e continui sbarchi – anche sotto il governo dei sedicenti nazionalisti – il programma di anarco-tirannia su base migratoria inflitta all’Europa continua tranquilla il suo corso, come da Piano Kalergi – un fatto incontrovertibile ed autoevidente oltre ogni pudore.

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Immagine screenshot da Twitter

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