Immigrazione

Scontri tra immigrati: 52 feriti al festival culturale eritreo in Svezia. Anarco-tirannide in azione

Pubblicato

il

Caos ad un festival di immigrati eritrei a Stoccolma. Gruppi pro e contro il governo di Asmara si sono scontrati lo scorso giovedì, producendo violenze per 52 feriti e auto date alle fiamme con il tendone dell’evento. Lo riporta RMX news.

 

L’incubo potrebbe non essere finito: la polizia svedese si sta preparando per ulteriori disordini civili, nonostante le dozzine di arresti già effettuati.

 

I gravi disordini del al parco Järvafältet della capitale svedese sono scoppiati quando i manifestanti hanno preso d’assalto il festival e si sono scontrati con gli organizzatori dell’evento, che accusano di essere uno strumento della propaganda per il governo eritreo.

 

Circa 1.000 manifestanti hanno fatto irruzione attraverso le barriere della polizia e hanno iniziato ad abbattere le tende del festival, a dare fuoco ai veicoli e ad attaccare gli organizzatori con bastoni di legno. Otto persone sono state subito ricoverate in ospedale con ferite gravi, mentre una persona è stata arrestata con l’accusa di incendio doloso, hanno riferito i media locali.

 

 

«Oltre ai 52 feriti, anche 3 agenti di polizia sono rimasti feriti, ma non è chiaro se siano stati attaccati o se le ferite siano avvenute durante il loro stesso lavoro», ha detto il portavoce della polizia Daniel Wikdahl.

 

Testimoni oculari hanno descritto le scene di violenza mentre i manifestanti cercavano di interrompere l’evento annuale, che secondo i critici viene utilizzato per promuovere il governo eritreo, mentre gli organizzatori dell’evento hanno accusato i manifestanti di essere «terroristi».

 

 

Il governo svedese ha criticato gli autori dei disordini civili e ha avvertito i cittadini eritrei a cui è stata data l’opportunità di vivere in Svezia dal portare violenza e disordini nel Paese.

 

«Non è ragionevole che la Svezia venga trascinata in questo modo nei conflitti interni di altri Paesi», ha scritto il ministro della Giustizia svedese Gunnar Strömmer in una dichiarazione all’agenzia di stampa svedese TT. «Se fuggi in Svezia per sfuggire alla violenza, o sei in visita temporanea, non devi causare violenza qui. Le risorse della polizia sono necessarie per scopi diversi dal tenere separati gruppi diversi l’uno dall’altro».

 

Le scene di violenza sono finite anche alla TV svedese, circolando poi sui social media. «È totale anarchia, non ho mai visto così tanti poliziotti in tutta la mia vita», ha detto un testimone oculare all’emittente svedese SVT.

 

Renovatio 21 si sente di correggere il testimone: non è anarchia, è anarco-tirannia. Il piano Kalergi, con i lustri e decenni di immigrati ad invadere le città europee, serve esattamente a questo: creare un panorama civile disperante, una violenza urbana ineludibile, di modo da demoralizzare il cittadino europeo e lasciare libero il manovratore di fare quello che più gli aggrada – derubare il popolo, sottometterlo, sterminarlo.

 

Esempi dell’anarco-tirannide sono sotto i nostri occhi ovunque in Europa: dalla Francia, dove le masse immigrate possono dar fuoco a metropoli e cittadine con estrema tranquillità e nell’impunità più rivoltante, all’Olanda, dove gli immigrati prosperano tra mafie e narcotraffico (per la felicità pure di qualche miliziano ISIS) mentre la polizia spara ai cittadini che protestano, le mense delle scuole elementari servono insetti ai bambini, e l’eutanasia ammazza oramai anche le persone con autismo.

 

 

 

 

 

 Immagine screenshot da Telegram

 

 

 

Più popolari

Exit mobile version