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Scissione nella Lega Nord?

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L’europarlamentare leghista Francesca Donato ha lasciato il partito.

 

La Donato, nota per le sue idee critiche nei confronti dei vaccini e della gestione della pandemia, ha dichiarato in un’intervista a La Repubblica che la sua linea di critica al governo Draghi nel partito «pur condivisa da larga parte della base è diventata minoritaria: prevale la posizione dei ministri, con Giorgetti, e dei governatori».

 

«Io non mi trovo più a mio agio e tolgo tutti dall’imbarazzo» ha detto l’eurodeputata.

«Ho fatto una riflessione lunga e sofferta. Io credo nella libertà individuale e nel principio di autodeterminazione delle scelte sulla salute. Principi inderogabili che questo governo sta violando. Non posso più stare in un partito che sostiene l’esecutivo Draghi»

 

«Ho fatto una riflessione lunga e sofferta. Io credo nella libertà individuale e nel principio di autodeterminazione delle scelte sulla salute. Principi inderogabili che questo governo sta violando. Non posso più stare in un partito che sostiene l’esecutivo Draghi».

 

La Donato sostiene che la posizione di Salvini sia difficile:

 

«Il segretario si trova in una posizione delicata. Rappresenta un partito con diverse anime, ma c’è una prevalenza della linea dei presidenti di Regione e dei ministri, capeggiati da Giorgetti, a favore delle scelte del governo Draghi. Il segretario ha cercato di dare forza a quanti come me giudicano che le decisioni sul Green Pass siano sproporzionate e inadeguate. Salvini ha dovuto mediare, ma a un certo punto si è fermato, non giudico il suo lavoro».

«Il segretario si trova in una posizione delicata. Rappresenta un partito con diverse anime, ma c’è una prevalenza della linea dei presidenti di Regione e dei ministri, capeggiati da Giorgetti, a favore delle scelte del governo Draghi»

 

Secondo l’onorevole Donato, le sue posizioni sono diffuse molto al di là degli esempi visibili del duo Borghi e Bagnai.

 

«Non pensate che le voci contrarie alla linea pro-governo, fra gli eletti, siano sono quelle di Borghi, Bagnai o Siri. C’è un forte dissenso interno che, laddove non sarà composto, non potrà che emergere: potrà verificarsi pure una scissione. Intanto arrivano le amministrative: se non andrà bene, per la Lega, nessuno potrà dire che il problema erano i no-vax. Anzi, i governatori del Nord dovrebbero fare una riflessione in quel caso»

 

In un altro articolo, il giornalista di Repubblica dà conto dei malumori e dei sospetti di scissioni anche grazie a dei messaggi Whatsapp di cui il giornale sarebbe entrato in possesso.

 

In essi è descritta la prospettiva per cui Salvini avrebbe oramai meno peso di Giancarlo Giorgetti.

 

«Non pensate che le voci contrarie alla linea pro-governo, fra gli eletti, siano sono quelle di Borghi, Bagnai o Siri. C’è un forte dissenso interno che, laddove non sarà composto, non potrà che emergere: potrà verificarsi pure una scissione»

Giorgetti, attualmente Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Segretario del Consiglio dei ministri con delega al CIPE, allo sport, al programma di governo ed all’aerospazio, è ritenuto rappresentare da sempre l’ala della Lega più vicina all’establishment.

 

La famiglia si allarga in ambiti di grande importanza per la storia delle strutture economico-politiche del Paese. Giorgetti è infatti cugino del banchiere e del grande dirigente pubblico-privato Massimo Ponzellini, figlio d’arte (il padre era membro del consiglio della Banca d’Italia e abbiente sostenitore della nascita dell’editore bolognese Il Mulino) e allievo di romano Prodi, con cui fonda la società nomisma e con il quale lavora all’IRI dal 1983 al 1990. Ponzellini è stato presidente della grande società di appalti Impregilo nonché, nel 2009, della Banca Popolare di Milano.

 

Negli SMS di cui è possibile leggere sul quotidiano romano (ripreso da Dagospia) è possibile evincere la frustrazione di alcuni deputati leghisti che considerano Salvini come finito in una situazione di «pantano», dal quale potrebbe trarlo fuori la realizzazione che il partito si avvia ad una spaccatura.

 

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