Chimere

Scienziati sperimentano su topi paralizzati con impianti di midollo spinale umano

Pubblicato

il

 

Alcuni topi paralizzati operati con un nuovo tecnica sperimentale sono tornati a  camminare normalmente dopo aver ricevuto impianti di midollo spinale umano: si tratta quindi xenotrapianti sperimentali, previa bioingegneria, da uomo ad animale.

 

L’idea è quella di far camminare gli esseri umani paralizzati. I ricercatori hanno da poco pubblicato un nuovo studio sulla rivista Advanced Science e affermano che il lavoro potrebbe effettivamente avere implicazioni nella medicina umana.

 

«Se questo funziona negli esseri umani, e crediamo che lo farà, può offrire a tutte le persone paralizzate la speranza che possano camminare di nuovo», ha detto al Times of Israel il team di ricerca del Sagol Center for Regenerative Biotechnology, aggiungendo che l’equipe ha iniziato a discutere di sperimentazioni cliniche con la Food and Drug Administration, l’ente statunitense per la regolamentazione di farmaci e biotecnologie abbreviata generalmente in FDA.

 

L’esperimento ha avuto luogo presso l’Università di Tel Aviv, dove il team guidato dal professor Tal Dvir, ha ingegnerizzato il tessuto del midollo spinale da cellule umane e lo ha impiantato nei topi con paralisi a lungo termine. Dei 15 topi che sono stati operati, 12 erano in grado di camminare normalmente.

 

Il Dvir ha detto al Times of Israel che i topi hanno ricevuto impianti spinali da cellule di più persone, ma per i pazienti umani il piano sarebbe quello di far crescere una colonna vertebrale unica per ciascuno utilizzando le cellule del proprio corpo.

 

Se approvato, gli autori dello studio hanno scritto nelle loro conclusioni, sarebbe possibile creare un idrogel personalizzato da impiantare nei pazienti.

 

Naturalmente non è sempre chiaro se una terapia testata sugli animali possa funzionare negli esseri umani, ricorda Futurism.

 

Nel 2020 Harvard ha pubblicato un rapporto sulla moltitudine di motivi per cui i farmaci testati sui topi spesso falliscono nelle sperimentazioni sull’uomo. Parte del problema è che anche se esseri umani e topi condividono alcuni geni -– secondo il National Human Genome Research Institute – essi funzionano nelle cellule in modi diversi. Delle centinaia di trattamenti per l’Alzheimer che funzionano sui topi, afferma il rapporto di Harvard, nessuno funziona sulle persone.

 

«Se fossimo tutti topi il morbo di Alzheimer, il cancro, il diabete e la maggior parte dei disturbi ereditari sarebbero un ricordo del passato», si legge nel rapporto.

 

Questo tipo di sperimentazioni tra animali e esseri umani non è del tutto nuovo tanto che di recente alcuni scienziati hanno appena portato a termine un trapianto di cuore in cui un uomo ha ricevuto un cuore di maiale geneticamente modificato, che poi essere stato pure «dopato» con un mix di droghe con prevalenza di cocaina.

 

La ricerca in biomedicina sta sfruttando i maiali in maniera consistente, modificandone geneticamente gli organi per tentare esperimenti di trapianto negli uomini, come il caso di un rene di porco inserito nel corpo di un paziente ritenuto «cerebralmente morto».

 

Come riportato da Renovatio 21, anche la Cina ha creato maiali «umanizzati» con la bioingegneria CRISPR per utilizzarli nella ricerca sul COVID.

 

 

 

Più popolari

Exit mobile version