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Scienziati italiani costruiscono robot dotato di jetpacco e di volto ritenuto inquietante

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Un team di ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) ha creato un robot umanoide che indossa un jetpack. Si chiama iRonCub, e  come dettagliato in un documento recentemente accettato per la pubblicazione sulla rivista IEEE Robotics and Automation Letters , ha due motori a reazione attaccati alle estremità di ciascuno dei suoi bracci, e altri due attaccati al suo zaino

 

L’androide ha il volto, oramai noto al pubblico italiano grazie a miriadi di servizi dei TG RAI, di iCub, un progetto che va indietro di un decennio o due: un robot la cui estetica e le cui funzioni sembrano quelle di un bimbo di tre anni.

 

La cosa ha sconvolto alcuni osservatori stranieri, per esempio Futurism, sito collegato alla Singularity University, un ente da cui promana il livello alto del pensiero transumanista.

 

Continue offese gratuite al robot italiano da parte della pubblicazione transumanista

«Per qualche ragione ha un viso inquietante simile a una bambola» scrive la testata della Silicon Valley riguardo all’androide volante IIT. «In altre parole, è l’ultimo tipo di creatura che vorremmo incontrare durante la singolarità».

 

Poi, non paghi, continuano, la chiamano «mostruosità da incubo» che «può sembrare terrificante», «bambola raccapricciante con il jetpack».

 

Il jetpacco montato su iRonCub potrebbe un giorno essere utilizzata per superare terreni altrimenti impraticabili e aiutare durante la risposta a situazioni di calamità, come mostrato dal video.

 

 

All’osservatore transumanista statunitense neanche questo va bene. Giù offese: il test, «va detto, è fondamentalmente una scena uscita da un film horror di fantascienza – i ricercatori hanno messo dei pantaloni protettivi lucidi sulla bambola con jetpack e hanno lasciato che i quattro motori a reazione andassero» scrive Futurism.

 

Daniele Pucci, capo del laboratorio di intelligenza artificiale e meccanica dell’IIT, ha dichiarato a IEEE Spectrum che ricerca può essere utilizzata anche come «banco di prova per esoscheletri volanti azionati per gli esseri umani».

 

Niente, il disgusto insultante americano, a questo punto sospetto (nazionalismo robotico? Davvero?) non si placa: «la squadra spera di far volare per davvero la loro mostruosità con la faccia da bambola. Quindi preparati a correre».

 

Continue offese gratuite al robot italiano, insomma. Come se gli americani, con i robocani di Boston Dynamics, che sono già in giro con poliziotti e militari, perfino armati, costruissero stupendi, pacifici androidi apollinei.

 

Maddeché. Il lettore di Renovatio 21 sa perfettamente che proprio gli USA stanno costruendo robot volanti orrendi, e che arriveranno assai presto (probabilmente, vi sono già arrivati) a creare slaughterbots, droni omicidi autonomi e altri robot killer, come del resto stanno facendo russi, britannici, cinesi e perfino australiani.

 

 

 

 

Immagine screenshot da YouTube

 

 

 

 

 

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