Geopolitica

Scienziati cinesi scoprono un nuovo minerale sulla luna

Pubblicato

il

Le missioni spaziali cinesi hanno scoperto una nuova risorsa mineraria nel nostro satellite.

 

La Changesite-(Y), come è stato chiamato il minerale fosfato trovato nelle particelle di basalto lunare, è il primo nuovo minerale scoperto sulla Luna dalla Cina, e solo il sesto nuovo minerale che l’umanità ha scoperto finora.

 

L’annuncio è stato fatto congiuntamente dalla China National Space Administration e dalla China Atomic Energy Authority il 9 settembre.

 

La Commissione sui Nuovi Minerali, Nomenclatura e Classificazione (CNMNC) dell’Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) ne ha confermato l’unicità.

 

Il capo del Beijing Research Institute of Uranium Geology (BRIUG) che l’ha trovato, Li Ziying, ritiene che la scoperta avrà implicazioni per lo studio dei minerali lunari, l’evoluzione lunare e l’esplorazione dello spazio profondo.

 

Li ha indicato due fattori che hanno reso possibile questa svolta: il progresso tecnologico, che ha permesso al team di identificare e isolare una particella di cristallo singolo con un raggio di circa 10 micron attraverso la diffrazione dei raggi X; e l’ambiente unico del sito di campionamento della sonda Chang’e-5.

 

La Cina ha scelto la regione nord-occidentale dell’Oceano delle Tempeste come sito per la sua missione di recupero di campioni lunari Chang’e-5 del 2020, perché la regione ha un’età geologica relativamente giovane, rispetto alle aree di campionamento scelte da Stati Uniti e Unione Sovietica.

 

Molti centri di ricerca cinesi stanno lavorando sui campioni recuperati dalla missione, ma il team BRIUG si concentra, in particolare, sulla ricerca degli elementi di fissione e fusione dei campioni lunari, cercando «dati di base per la ricerca dell’evoluzione lunare e la valutazione di risorse lunari», riporta l’agenzia di Stato della Repubblica Popolare Cinese Xinhua.

 

«Oltre a trovare il nuovo minerale, i ricercatori di BRIUG hanno determinato per la prima volta la concentrazione di Elio-3 da campioni di suolo lunare e i suoi parametri di estrazione, fornendo dati scientifici fondamentali per la valutazione e l’esplorazione delle risorse lunari».

 

«Gli scienziati ritengono che l’Elio-3 sulla Luna sia promettente come combustibile pulito, sicuro ed efficiente per la generazione di energia da fusione nucleare in futuro» scrive l’agenzia cinese.

 

Secondo alcuni, l’Elio-3, un isotopo leggero e stabile dell’elio sarà il futuro combustibile dell’umanità. La sostanza si troverebbe in maggiore abbondanza sulla Luna rispettto che sulla Terra, essendo stata incorporata nello strato superiore della regolite – la coltre di depositi superficiali non consolidati, sciolti ed eterogenei che ricoprono la superficie dei corpi celesti rocciosi – dal vento solare per miliardi di anni.

 

L’Elio-3 sarebbe utilizzabile come combustibile nucleare in quella che chiamano «fusione aneutronica», cioè una fusione che non rilasci energia sottoforma di neutroni e quindi non abbia radiazioni neutroniche o ionizzanti dannose.

 

Come è possibile comprendere, la geopolitica lunare rivestirà a breve un’importanza immane.

 

 

 

Più popolari

Exit mobile version