Scienziati affermano di aver creato uno «strano» nuovo stato della materia

Gli scienziati dell’Università di Chicago affermano di aver creato con successo un nuovo «strano» stato della materia in laboratorio chiamato «ghiaccio superionico» e che potrebbe già esistere all’interno dei pianeti del nostro sistema solare.

«È stata una sorpresa: tutti pensavano che questa fase non sarebbe apparsa fino a quando non ci si trovava a pressioni molto più elevate rispetto a dove l’abbiamo trovata per la prima volta», ha detto il co-autore e ricercatore dell’Università di Chicago, Vitali Prakapenka, in un comunicato stampa.

«Siamo stati in grado di mappare in modo molto accurato le proprietà di questo nuovo ghiaccio, che costituisce una nuova fase della materia, grazie a diversi potenti strumenti».

«Siamo stati in grado di mappare in modo molto accurato le proprietà di questo nuovo ghiaccio, che costituisce una nuova fase della materia, grazie a diversi potenti strumenti»

Il team di Prakapenka ha utilizzato un acceleratore di particelle per sparare elettroni tra due pezzi di diamante, creando pressioni di 20 gigapascal in un campione d’acqua e facendolo formare una struttura completamente nuova che si ripristinava quando alleviavano la pressione.

«Immagina un cubo, un reticolo con atomi di ossigeno agli angoli collegati dall’idrogeno», ha detto Prakapenka nel comunicato.

«Quando si trasforma in questa nuova fase superionica, il reticolo si espande, consentendo così agli atomi di idrogeno di migrare mentre gli atomi di ossigeno rimangono stabili nelle loro posizioni. È un po’ come un solido reticolo di ossigeno seduto in un oceano di atomi di idrogeno fluttuanti».

Come riporta Futurism, ora che hanno un articolo sull’esperimento pubblicato sulla rivista Nature il team ha in programma di studiare le proprietà del nuovo stato e cosa succede quando viene mescolato con altri materiali.

Sospettano anche che le condizioni all’interno di Urano e Nettuno possano dare origine allo stato in modo naturale.

Immagine di Senzune via Deviantart pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported (CC BY-NC-ND 3.0)