Spirito

Sarcofago scoperto a Notre-Dame

Pubblicato

il

Sotto una sezione del pavimento della cattedrale di Parigi, rimasta intatta dopo l’incendio, proprio nel punto in cui sorgerà la futura impalcatura per la ricostruzione della guglia, alcune scoperte archeologiche hanno molto turbato il sito di ricostruzione.

 

 

 

Gli archeologi dell’Istituto Nazionale per la Ricerca Archeologica Preventiva (INRAP), il cui intervento è necessario in caso di rischio per il patrimonio nazionale, si sono impossessati del luogo dove verrà eretto il ponteggio alto 100 m, mettendo a rischio il piano interrato di l’edificio.

 

Come in molte chiese, il pavimento della cattedrale copre delle tombe: più di 400 sono elencate nell’epitaffio. Alcune erano già state distrutte dall’opera di Eugène Viollet-le-Duc, che dotò la cattedrale di un impianto di riscaldamento, facendo passare enormi tubi sotto la pavimentazione dell’edificio. In quel tempo non ci si preoccupava dell’archeologia preventiva.

 

Durante la loro esplorazione, gli archeologi dell’IRAP hanno fattodue scoperte considerate eccezionali: un sarcofago di piombo e i resti del vecchio paravento.

 

Il sarcofago è di piombo. È «antropomorfo», in quanto segue la forma del corpo umano. Gli archeologi stimano che risalga al XIV secolo. Data la sua posizione, potrebbe contenere i resti di un canonico.

 

L’involucro in piombo presenta vecchie perforazioni, a livello della testa. Questi hanno permesso di scorrere all’interno di una telecamera endoscopica, fornita da un team dell’emittente Arte presente per una ripresa.

 

Il risultato ha portato l’entusiasmo dei ricercatori a un livello febbrile. «Abbiamo visto un corpo in ottimo stato di conservazione, ma anche elementi di tessuto e resti vegetali, soprattutto a livello della testa: a priori sembra di bosso, pratica riservata a un’élite sociale», ha indicato l’archeologo Christophe Besnier.

 

Ma non c’è solo un sarcofago tra i tesori raccolti. In una fossa all’angolo nord-est del quadrilatero degli scavi, gli archeologi hanno trovato elementi del vecchio paravento, costruito nel Medioevo e sostituito sotto Luigi XIV.

 

«A differenza degli elementi del paravento rivelato da Viollet-le-Duc ed esposti al Louvre, che sono assolutamente non dipinti, questi sono di straordinaria policromia e persino più antichi del sarcofago», spiega Christophe Besnier.

Ma queste scoperte hanno creato una fonte di tensione tra la società di ricostruzione e l’INRAP. Gli archeologi, che sanno che tale opportunità non si ripresenterà, hanno chiesto tempi di scavo aggiuntivi.

 

Philippe Villeneuve, l’architetto dei monumenti storici, pur godendo delle scoperte, è desideroso di rispettare il suo progetto. Deve posizionare 600 tonnellate di ponteggi sul sito degli scavi.

 

Gli archeologi hanno una scadenza che durerà fino al 25 marzo. Nonostante tutto, sono soddisfatti delle loro scoperte.

 

Sono stati anche in grado di fare un’altra scoperta: durante un’indagine geofisica della superficie esplorata, hanno individuato un antico bastione risalente al tardo impero romano, a pochi metri di profondità.

 

Cosa che ovviamente non può essere esplorata.

 

Non resta che far analizzare il sarcofago e il suo contenuto in un laboratorio forense. Prima di restituirlo al rettore in modo che possa decidere un altro luogo dove deporre la bara e il suo occupante, fino alla risurrezione dei morti.

 

 

 

Articolo previamente apparso su FSSPX.news

 

 

 

 

 

Immagine screenshot da YouTube

Più popolari

Exit mobile version