Cancro

Roundup e cancro, la Bayer condannata ad un risarcimento di 1,5 miliardi

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Con una decisione storica, una giuria del Missouri, Stati Uniti d’America, ha ordinato all’unità Monsanto della Bayer AG di pagare più di 1,5 miliardi di dollari di danni a tre ex utilizzatori del suo diserbante Roundup.

 

Tale sentenza, una delle più grandi perdite processuali della Monsanto nel contenzioso quinquennale sull’erbicida, solleva nuove domande sulla sicurezza del controverso prodotto e sulle future sfide legali dell’azienda.

 

In una decisione di venerdì scorso, i giurati hanno assegnato a James Draeger, Valorie Gunther e Dan Anderson 61,1 milioni di dollari in danni effettivi e l’incredibile cifra di 500 milioni di dollari ciascuno in danni punitivi.

 

I querelanti che anni di utilizzo di Roundup nelle loro proprietà avevano portato a linfomi non Hodgkin. Il verdetto è uno dei più grandi nei processi dove era imputata un’azienda statunitense quest’anno, eclissando anche un significativo verdetto da 1,78 miliardi di dollari in un caso immobiliare federale (che potrebbe gonfiarsi fino a oltre 5 miliardi di dollari), riferisce la testata economica Bloomberg.

 

I funzionari della Bayer hanno affermato sabato che i giudici statunitensi hanno consentito quella che vedono come un’errata caratterizzazione delle decisioni normative sulla sicurezza di Roundup. Nonostante le recenti vittorie dei querelanti, la società afferma di essere fiduciosa nel ribaltare questi verdetti, citando il supporto normativo in corso per il glifosato, l’ingrediente principale di Roundup.

 

Bayer prevede di eliminare gradualmente il glifosato dal mercato consumer statunitense entro la fine dell’anno.

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«Bayer ha anche sottolineato nella dichiarazione che la US Environmental Protection Agency continua a ritenere sicuro il Roundup e il suo ingrediente principale, il glifosato, e una corte d’appello federale ha recentemente appoggiato il rifiuto delle richieste rivolte alla Bayer di includere avvertenze di sicurezza sulle distintive bottiglie bianche del prodotto» scrive Bloomberg. «L’azienda ha accettato di passare dalla versione di Roundup contenente glifosato a nuovi ingredienti attivi diserbanti nel mercato consumer statunitense entro la fine dell’anno».

 

Il risarcimento punitivo nel caso Missouri potrebbe essere soggetto a riduzione, poiché le sentenze della Corte Suprema degli Stati Uniti generalmente limitano tali risarcimenti a dieci volte i danni effettivi. Tuttavia, la Monsanto ha già visto in precedenza notevoli risarcimenti per danni in casi simili, incluso un verdetto da 2 miliardi di dollari in California, successivamente ridotto a 87 milioni di dollari.

 

Bayer, che ha acquisito la Monsanto nel 2018, ha stanziato fino a 16 miliardi di dollari per oltre 100.000 casi Roundup. Le sfide legali dell’azienda si estendono oltre Roundup, comprendendo altri prodotti Monsanto come i PCB tossici. Con ulteriori processi all’orizzonte in Arkansas e Delaware, il panorama legale della Bayer appare sempre più precario.

 

I querelanti nella maggior parte dei casi Roundup sostengono che la Monsanto era a conoscenza delle potenziali proprietà cancerogene del glifosato e ha tentato di sopprimere queste informazioni. Documenti interni hanno rivelato gli sforzi dei funzionari della Monsanto per influenzare gli studi scientifici a sostegno della sicurezza del glifosato.

 

Il caso del Missouri, che ha riunito querelanti provenienti da tutti gli Stati Uniti, illustra l’uso diffuso e l’impatto di Roundup. I diversi background dei querelanti, dai paesaggisti ai proprietari di case, sottolineano l’ampia portata dell’erbicida e la potenziale portata dei suoi effetti sulla salute.

 

Come riportato da Renovatio 21, era emerso che la Bayer avrebbe dovuto fino a 10,9 miliardi di dollari per saldare le richieste di cancro legate al suo diserbante, oggetto di 125 mila azioni legali per i suoi presunti effetti cancerogeni.

 

La tossicità del glifosato sarebbe nota sin dagli anni Ottanta. Tuttavia il suo utilizzo è proseguito indiscriminatamente.

 

L’anno scorso il governo indiano ha ordinato agli agricoltori di smettere di usare erbicidi a base di glifosato.

 

Nonostante l’opposizione sempre più potente alla sostanza, Lo scorso settembre l’UE ha dato il semaforo verde per l’utilizzo del glifosato per altri 10 anni. «Fra i rappresentanti dei Paesi membri non si è raggiunta la maggioranza qualificata dei voti (15 Paesi membri con almeno il 65% della popolazione complessiva) né per approvare, né per rigettare la proroga» scrive Euronews. Il governo italiano si disse favorevole alla proroga, mentre erano contrari Paesi come Austria e Lussemburgo. La Francia si è astenuta.

 

I pesticidi sono stati accusati anche di aver un ruolo nell’enigmatico crollo degli spermatozoi negli uomini.

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Immagine di Karen Eliot via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic

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