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Rifiutato trapianto di rene a un bambino di 9 anni: il padre non è vaccinato

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Un ospedale di Cleveland, in USA, si è rifiutato di eseguire su un bambino di 9 anni un trapianto di rene salvavita perché suo padre non si è sottoposto al vaccino COVID-19.

 

Si trattava di un trapianto da padre a figlio. Dane Donaldson è risultato essere un donatore perfetto per suo figlio Tanner nel 2018 prima dell’inizio della pandemia.

 

La famiglia ha deciso di ritardare la procedura perché gli è stato detto che il rene poteva durare circa 20 anni. Ora il Cleveland Clinic Children’s Hospital si rifiuta di eseguire l’operazione perché il padre non è vaccinato.

 

«Gli individui che sono attivamente infettati da COVID-19 hanno un tasso molto più alto di complicanze durante e dopo l’intervento chirurgico, anche se l’infezione è asintomatica», ha affermato l’ospedale in una nota.

 

Donaldson lavora nel settore assicurativo e ha rifiutato di farsi vaccinare per motivi religiosi e perché ha visto un gran numero di clienti ammalarsi gravemente dopo l’iniezione mRNA.

 

«Ho chiesto loro a quella vittima di un incidente d’auto, lo avresti vaccinato mentre andava in ospedale per strappargli un rene e loro hanno detto “no”», ha detto Donaldson a Epoch Times.

 

Quindi, dice il Donaldson, «prenderanno un rene da una persona deceduta non vaccinata, non ha senso». Come sa il lettore di Renovatio 21, la persona su cui si eseguirà l’espianto, cioè la predazione degli organi, non è in realtà «deceduta»: il suo cuore batte ancora, è considerata «morta» solo in base ad una vecchia convenzione, quella di Harvard, sull’attività cerebrale, che peraltro è interpretata diversamente da Paese a Paese.

 

Il padre ha promesso di firmare una liberatoria per proteggere l’ospedale da responsabilità nel caso in cui lui o suo figlio si ammalassero di COVID, ma la clinica si rifiuta ancora di eseguire l’operazione.

 

«Ci sforziamo continuamente di ridurre al minimo i rischi per i nostri donatori viventi e la vaccinazione è una componente importante per garantire l’approccio più sicuro e risultati ottimali per i donatori», ha affermato l’ospedale.

 

Donaldson è stato ora costretto a cercare un altro ospedale per eseguire la procedura.

 

La questione di trapianti e vaccini ha già fatto parlare molto negli scorsi mesi pandemici. Il sistema sanitario del Colorado, ad esempio, aveva annunciato che i suoi ospedali avrebbero negato i trapianti ai non vaccinati in «quasi tutte le situazioni».

 

Anche in Australia, ovviamente, si è proceduti con il divieto di trapianto ai non vaccinati: lo ha deciso la Sanità pubblica dello Stato del Queensland, lo Stato pioniere dei lager pandemici.

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