Epidemie

Ricercatori brasiliani: efficace solo al 50,4% il vaccino anti-Covid della cinese Sinovac

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Una prima valutazione aveva dato un’efficacia del 78%. Aggiunti i dati sui pazienti affetti in modo «molto lieve». I farmaci di produzione occidentale in circolazione hanno un successo superiore al 90%. Test provvisori in Turchia e Indonesia hanno dato risultati diversi. Dubbi sugli standard di approvazione cinesi.

Secondo i parametri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità,  un vaccino deve avere un’efficacia superiore al 50% per poter essere distribuito

Il vaccino anti-coronavirus della cinese Sinovac è efficace solo al 50,4%, molto meno del  78% annunciato in precedenza. Lo hanno rivelato ieri alcuni ricercatori brasiliani al termine dei test clinici. Secondo i parametri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità,  un vaccino deve avere un’efficacia superiore al 50% per poter essere distribuito.

 

CoronoVac è un vaccino «inattivato», ottenuto da microrganismi uccisi. In base agli studi brasiliani, la sua efficacia è molto inferiore a quella di altri farmaci in circolazione, come quello prodotto da Moderna (94%) e Pfizer-BioNTech (95%). Il nuovo dato è stato rivelato dopo che l’istituto brasiliano Butantan ha incluso nella valutazione le informazioni sui test effettuati ai pazienti affetti in modo «molto lieve» dal COVID-19.

 

Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha espresso più volte dubbi sull’origine del farmaco prodotto da Sinovac. I responsabili del progetto di sviluppo di CoronoVac in Brasile hanno dichiarato che il Paese ha ora «un buon vaccino. Non il migliore al mondo e non quello ideale». Pechino ha già inviato a Brasilia 10,7 milioni di dosi; altre 40 milioni sono in attesa di spedizione.

Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha espresso più volte dubbi sull’origine del farmaco prodotto da Sinovac

 

Le autorità brasiliane devono ancora approvare un secondo vaccino, quello elaborato da Oxford University e AstraZeneca. Con 200mila decessi, il gigante sudamericano è uno degli Stati più colpiti dalla pandemia.

 

Altri Paesi come Indonesia, Turchia e Singapore hanno ordinato dosi di CoronoVac. I test turchi hanno registrato un tasso di successo del 91,25%; quelli indonesiani del 65,3: si tratta però di risultati provvisori.

 

Pechino ha già inviato a Brasilia 10,7 milioni di dosi; altre 40 milioni sono in attesa di spedizione.

Molti esperti hanno criticato il processo con cui la Cina ha approvato i vaccini di propria produzione, ritenuto poco trasparente rispetto a quelli adottati in Occidente. Forte preoccupazione è stata espressa soprattutto per l’avvio della campagna di vaccinazione prima di completare i test, compresi quelli di fase 3 su larga scala.

 

 

 

 

 

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Immagine di Governo do Estado de São Paulo via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)

 

 

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