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Report RAI: «il ministro è massone». Lui fa partire la denuncia

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Il ministro del Made in Italy e delle Imprese, Adolfo Urso, ha dichiarato la sua intenzione di presentare una denuncia legale contro la trasmissione di Rai3 Report. Lo riporta il sito Open.

 

Secondo quanto si apprende da un comunicato del MIMIT – il dicastero ora guidato da Urso – il ministro «ha dato mandato ai suoi legali di denunciare in ogni sede il conduttore di Report Sigfrido Ranucci e gli autori del servizio in onda domenica 10 su Rai3», nonostante il ministro avesse precedentemente respinto la notizia riguardante la presunta appartenenza a logge massoniche come notizia «del tutto falsa e gravemente diffamatoria».

 

Il comunicato del MIMIT «ha annunciato che il ministro intende presentare una querela in risposta alle accuse» scrive il sito di Enrico Mentana.

 

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Nelle trascrizioni della trasmissione consultabili sul sito della RAI si leggono le dichiarazioni di Gioele Magaldi, ex maestro venerabile della loggia «Monte Sion di Roma» e ora definito gran maestro del movimento massonico Grande Oriente Democratico (GOD). «Beh ecco di Urso, del fratello Adolfo Urso posso dire che è un massone» dichiara il già venerabile romano.

 

«Fratello lei intende fratello massone?» domanda il giornalista di Report Luca Chianca.

 

«Fratello massone certamente» risponde il Magaldi. «Adolfo Urso è un fratello massone certamente, fratello massone schierato su posizioni neoaristocratiche neoliberiste».

 

«Nessuno ama raccontare della propria cifra massonica, c’è un vecchio patto dal dopoguerra, secondo dopoguerra in poi per cui ai massoni italiani viene chiesto di stare abbastanza cauti perché non verrebbe compresa dall’opinione pubblica, ma chiaramente voglio dire, i massoni abitano le stanze del potere avendo costruito la contemporaneità, abitano le stanze del potere contemporaneo» spiega il gran maestro GOD.

 

Il ministro ha dato mandato di denunciare anche altre persone per le illazioni contenute nella trasmissione Report. Sarebbe annunciata anche una querela per Luigi Bisignani «per quanto scritto nel quotidiano Il Tempo nell’articolo uscito in contemporanea con il servizio di Report, domenica 10 dicembre, evidentemente frutto della medesima strategia».

 

«È gravissimo – secondo il ministero – che una trasmissione del servizio pubblico avvalori le farneticazioni di personaggi che nel tempo hanno accusato di appartenenza a logge segrete presidenti della Repubblica, presidenti del Consiglio, governatori di BCEe Banca d’Italia e persino sommi pontefici».

 

La nota del ministero ««Report prosegue così, in una campagna persecutoria, attivata subito dopo l’insediamento del governo, tesa evidentemente a inibire l’attività del ministro, facendo palesare chissà quali reconditi interessi e condizionamenti occulti che non hanno alcun fondamento nella realtà», scrive Lettera43.

 

«Delle due l’una: o era vero quel che ha affermato il sig. Magaldi in altre occasioni delineando complotti massonici ai danni dello Stato e delle istituzioni democratiche o è falso quanto Report oggi strumentalizza per aggredire il ministro Urso, al fine di inibire l’esercizio del suo mandato» continua la nota.

 

«Già in precedenti servizi – si legge ancora nel comunicato riportato anche da Il Secolo d’Italia – erano emerse, infatti, interviste manipolate e false, ricostruzioni arbitrarie e notizie del tutto infondate che i fatti hanno poi ampiamente smentito. Servizi che hanno costretto il ministro Urso ad adire già le vie legali, così come altre persone chiamate in causa anch’esse quali parti lese».

 

«In ogni caso – conclude la nota ministeriale – è compito del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica occuparsi di materia che riguarda senza alcun dubbio la sicurezza dello Stato e la tenuta della nostra democrazia, anche per l’uso strumentale che viene fatto del servizio pubblico. Oggetto, questo sì, di manovre occulte».

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Immagine di Sebastiaan ter Burg via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic

 

 

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