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Raro doppio terremoto al confine tra Messico e USA

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Due piccoli terremoti si sono recentemente verificati consecutivamente su diversi sistemi di faglie vicino al confine tra Stati Uniti e Messico, provocando lievi scosse in alcune aree della contea di San Diego.

 

L’US Geological Survey ha rilevato il primo sisma alle 17:13 ora locale a circa 8 chilometri a Ovest-Sud-Ovest di Tecate, in Messico, e 20 chilometri a Ovest-Sud-Ovest di Campo. La magnitudo registrata per l’evento sismico è di 3.4.

 

Sorprendentemente, nel giro di un secondo è stata registrata una seconda scossa di magnitudo 3,6. Il secondo evento si è verificato a circa 37 chilometri a Ovest-Sud-Ovest di Progreso, in Messico, e a circa 50 chilometri a Est-Sud-Est di Campo.

 

Sismologi americani hanno affermato che è piuttosto insolito che i terremoti su sistemi di faglia separati si verifichino simultaneamente. Sebbene i tempi dei due terremoti possano sembrare interconnessi, non ci sono prove immediate che suggeriscano che il primo sisma abbia innescato il secondo.

 

La regione vicino al confine tra Stati Uniti e Messico subisce frequentemente terremoti minori, ma raramente provocano eventi sismici significativi, secondo gli esperti.

 

Come riportato da Renovatio 21, due settimane fa una potente scossa sismica ha colpito il Giappone centrale, prefettura di Ishikawa, uccidendo almeno una persona e ferendone decine.

 

Due mesi fa un terremoto di magnitudine 6.7 ha colpito l’Ecuador e il Perù. Poche settimane prima, un sisma devastante colpiva Turchia e Siria.

 

L’anno scorso si erano registrati, in sequenza, un terremoto devastatore a Taiwan, uno in Papua Nuova Guinea, uno nella provincia cinese del Sichuan.

 

 

 

 

 

Immagine di Comisión Mexicana de Filmaciones via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)

 

 

 

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