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Raid FBI a casa di 35 alleati di Trump, dice Steve Bannon

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L’FBI ha fatto irruzione nelle case di 35 alleati di Donald Trump. Lo ha rivelato l’ex consigliere senior di Trump Steve Bannon.

 

L’accusa arriva nel momento in cui il presidente Biden attacca senza più remora alcuna i «repubblicani del MAGA» definendoli come «una minaccia» alle fondamenta del Paese.

 

Parlando con il fondatore di Turning Point USA Charlie Kirk su Real America’s Voice, Bannon ha detto venerdì scorso che «trentacinque membri anziani, repubblicani MAGA, sostenitori di Donald Trump», sono stati sottoposti a raid dell’FBI nelle loro case il giorno precedente.

 

Notando che le incursioni non sono state riportate nei principali organi di stampa, Kirk ha chiesto a Bannon di ripetere l’accusa. Bannon ha dichiarato che stava «dando la notizia proprio qui» che i raid erano effettivamente avvenuti.

 


 

«Tutte queste persone hanno avvocati, sanno tutti chi sono gli avvocati, [l’FBI] non ha servito queste citazioni agli avvocati», ha detto, come riportato da Lifesitenews. «Volevano farne un grande show, volevano prendere un sacco di loro dispositivi. Questo è l’FBI che cerca di entrare e cercare di usare i muscoli».

 

«Questa è una tattica della Gestapo», ha detto il Bannon. «Si tratta di intimidazioni».

 

In un tweet di venerdì in risposta all’accusa di bomba di Bannon, la fondatrice del Liberty Center avvocato Harmeet Dhillon ha dichiarato che «questo è successo anche a molti alleati di Trump che conosco anch’io».

 

Dhillon ha dato una conferma più completa durante un’intervista di venerdì sera con il conduttore di Fox News Tucker Carlson, in cui ha affermato che fino a 50 mandati di perquisizione o citazioni sono stati emessi per i sostenitori di Trump. Secondo la Dhillon, le citazioni in giudizio erano «estremamente ampie» e richiedevano tutte le comunicazioni che andavano da un mese prima a due mesi dopo le elezioni del 2020.

 


I raid segnalati arrivano poche settimane dopo che l’FBI ha eseguito una perquisizione senza precedenti nella casa di Trump a Mar-a-Lago a Palm Beach, in Florida, all’inizio del mese scorso. La notizia il tetro discorso di Philadelphia dove Biden in sostanza dichiara guerra ai «repubblicani MAGA» come nemici dello Stato.

 

Lo stesso Bannon è nel mezzo di una battaglia legale in corso dopo essere stato dichiarato colpevole di due accuse di oltraggio al Congresso da un tribunale federale a luglio. Il verdetto è stato emesso dopo che Bannon non ha rispettato un mandato di comparizione emesso dal comitato della Camera guidato dai Democratici che indagava sugli eventi del 6 gennaio.

 

Bannon si è dichiarato non colpevole, ma rischia da 60 giorni a due anni di carcere e una multa fino a 2.000 dollari.

 

L’FBI è oramai considerata da una vasta porzione di americani come la guardia pretoriana di Biden e dell’establishment, cioè del Deep State. Si stanno moltiplicando gli appelli ad addirittura dissolvere del tutto la forza di polizia federale.

 

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Immagine di Gage Skidmore via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)

 

 

 

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