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Qui a Chattanooga Tennessee, dove la siringa ti spacca in quattro

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Un’infermiera del Tennessee è svenuta davanti alla telecamera dieci minuti dopo aver preso il vaccino COVID-19. Il video lo avete visto tutti. Più sotto ve lo mostriamo un’altra volta.

 

La visione più orrenda, benché prevedibile, non è stato quello della povera bellissima infermiera che perde i sensi in diretta TV. No, è stato il circo della normalizzazione scattato subito.

 

La visione più orrenda, benché prevedibile, non è stato quello della povera bellissima infermiera che perde i sensi in diretta TV. No, è stato il circo della normalizzazione scattato subito.

Il dottore lì presente che prende il microfono e davanti alle TV dice che è perfettamente normale, che succede, del resto se ti fanno stare lì 10 minuti dopo una vaccinazione il motivo è quello lì, è normalissimo, dai. Fanno sapere di aver fatto altri 975 vaccini lì al CHI Memorial di Chattanooga, Tennessee, senza intoppo alcuno. Del resto, come cantava Gianni Morandi, uno su mille ce la fa – meccanica statistica che con evidenza funziona anche per la reazione avversa da vaccino.

 

La cosa grottesca è che a pochi metri da lui c’era una ragazza svenuta – una dipendente dell’Ospedale – e non si sapeva se stava più di qua che di là. Il dottore, e le miriadi di covidioti vaccinari che hanno intasato di messaggi Facebook, mica dovevano difendere la ragazza. Dovevano proteggere il vaccino. Perché ciò che stava andando in onda era il più grande spot no-vax degli ultimi mesi.

 

La cosa grottesca è che a pochi metri da lui c’era una ragazza svenuta e non si sapeva se stava più di qua che di là. Il dottore, e le miriadi di covidioti vaccinari che hanno intasato di messaggi Facebook, mica dovevano difendere la ragazza. Dovevano proteggere il vaccino. Perché ciò che stava andando in onda era il più grande spot no-vax degli ultimi mesi

 

 

Giornali (Newsweek, per esempio) e Agenzie stampa (come AP) si sono affrettate, più che a dare la notizia, a dare la smentita: va tutto bene, la ragazza sta bene, svenire dopo un vaccino è una cosa naturalissima. Fact checking: andrà tutto bene.

 

Salta fuori anche il fatto che la fanciulla avrebbe detto di avere una patologia che la fa svenire spesso: non è una reazione insolita per lei’, ha spiegato a WRCBtv. «Ho una storia di risposta vagale iper-reattiva, e quindi con questo se ho dolore da qualcosa, un chiodo di garofano o se muovo l’alluce, io posso semplicemente svenire».

 

Eccerto, infatti questa ragazza che sviene sempiternamente ha scelto di lavorare in Terapia Intensiva, ed è pure manager del personale, il posto giusto per chi perde i sensi spesso.

 


Ma va bene così. Signore e signori, noi ci siamo abituati: mentiranno, come le farmaceutiche e il sistema statl-sanitario hanno sempre fatto, anche di fronte all’evidenza. Negheranno fino a farvi vomitare, perché i veri negazionisti, se non lo avete capito, sono loro. Quelli per cui un bambino autistico non lo è diventato per un vaccino, anche se questo lo ha stabilito un giudice.

 

In serata è uscita la notizia che la povera Tiffany sia morta. Crediamo sia falso. Di più: crediamo che sia una mossa delle forze della siringa per sbugiardare i no-vax

In serata è uscita la notizia che la povera Tiffany sia morta. I forum dove è ancora possibile dibattere liberamente stanno scoppiettando: è morta, è viva, ecco gli articoli di siti nigeriani e sudafricani, ecco che c’è un buco di 5 giorni nei suoi social media… Crediamo tuttavia non sia vera. Di più: crediamo che possa essere una mossa delle forze della siringa per sbugiardare i no-vax.

 

Quando questi ultimi rilanceranno la notizia, tireranno fuori un video dell’infermiera viva che ride degli antivaccinari, ed ecco che il trappolone è servito. La credibilità di chi si oppone al vaccino sarà un po’ erosa, ma mai del tutto, certo – perché l’operazione su questo vaccino è talmente sporca che adesso anche chi tranquillo ha sparato nel corpo del figlioletto appena nato la combo esavalente+quadrivalente, dinanzi a queste sprizze genetiche al mRNA preparate in pochi mesi invece che in anni, nutre dubbi non facilmente risolvibili. Sicuro, glieli risolveranno con qualche bella multa, o con qualche altro diritto tolto loro a tempo indeterminato, cioè fino a che non cede al vaccino.

 

Adesso anche chi ha sparato tranquillo nel corpo del figlioletto appena nato la combo esavalente+quadrivalente, dinanzi a queste sprizze genetiche al mRNA preparate in pochi mesi invece che in anni, nutre dubbi non facilmente risolvibili

Ci teniamo a fare una sonora pernacchia ai fact checker di Facebook che si sono ammucchiati  come mai prima su questa notizia e il relativo video. Li hanno già castigati i lettori di Renovatio 21, noi facciamo loro solo «PRRRRRRR», e non solo ai fact checker di Facebook, anche a tutti gli altri.

 

 

Ah, comunque il riferimento del titolo, che Facebook non ha colto, è a questo spot mitico degli anni andati, dove giganteggia la leggenda vivente di Dan Peterson. Si tratta dell’unico motivo per cui conosciamo il nome di Chattanooga, Tennessee, «dove il sole ti spacca in quattro». Beh, anche la siringa lo fa.

 

«U-uh. Fe-no-me-na-le».

 

 

 

 

 

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