Putin: la «Blitzkrieg economica» contro la Russia è fallita

Il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto un incontro su «questioni economiche», in videoconferenza, con sette massimi leader.

Nelle sue osservazioni di apertura, ha affermato che «la pressione delle sanzioni è stata il principale effetto negativo per l’economia ultimamente».

Ma «questa politica ha fallito in Russia. La strategia di scatenare una guerra lampo economica è stata inefficace. Inoltre, le sanzioni hanno colpito coloro che le hanno avviate. Mi riferisco all’aumento dell’inflazione e della disoccupazione e al peggioramento delle prospettive economiche per gli Stati Uniti e i paesi europei, nonché al calo del tenore di vita degli europei e al deprezzamento dei loro risparmi».

All’incontro hanno partecipato il primo ministro Mikhail Mishustin, il Capo di Stato Maggiore dell’Ufficio Esecutivo della Presidenza Anton Vaino, il primo vice primo ministro Andrei Belousov; l’assistente presidenziale Maxim Oreshkin, il ministro dello sviluppo economico Maxim Reshetnikov, il ministro delle finanze Anton Siluanov e il governatore della Banca centrale Elvira Nabiullina.

Putin ha parlato di varie condizioni in Russia, incluso l’alto tasso di inflazione, dicendo: «dobbiamo aiutare i nostri cittadini ad affrontare questa ondata di inflazione. In questo contesto … è stata presa la decisione di adeguare tutte le prestazioni sociali, pensioni e salari nel settore pubblico, in base all’inflazione. I parametri di questo adeguamento devono essere preparati dal governo».

Dopo aver descritto altri aspetti dell’economia, tra cui l’impegno ad accelerare il tasso di crescita, fornire nuovi posti di lavoro e sviluppare l’industria, ha affermato:

«Nel complesso, la situazione attuale è stabile a questo proposito, come si può vedere dall’indice di produzione di elettricità. Questo indicatore è molto buono, il che indica lo sviluppo dinamico dell’economia».