Economia
Putin avverte riguardo la tenuta sistema bancario statunitense
L’aumento della sovranità e dell’indipendenza del settore bancario russo è stato abbastanza tempestivo, date le tendenze negative che stanno emergendo a livello globale, in particolare nel sistema bancario statunitense, ha affermato il presidente russo Vladimir Putin.
Putin ha rilasciato queste dichiarazioni dopo l’incontro con Andrey Kostin, l’amministratore delegato della seconda banca più grande della Russia, VTB, che ha assicurato al presidente che il settore bancario del Paese era sicuro.
«Per quanto riguarda le sanzioni contro la Russia, probabilmente ne siamo diventati in qualche modo immuni e abbiamo rafforzato la nostra sovranità in questo campo», ha detto martedì Kostin al leader russo al Cremlino. «Guardate cosa sta succedendo ora negli Stati Uniti. Questa è praticamente la più grande crisi finanziaria e bancaria dal 2008, e si sta già diffondendo in Europa», ha osservato il principale banchiere russo, aggiungendo «che le sanzioni contro la Russia sono un’arma a doppio taglio».
Imponendo restrizioni economiche a Mosca, l’Occidente ha «demolito il sistema commerciale globale e provocato un aumento dell’inflazione», mentre i suoi tentativi di risolvere questo problema con l’uso di metodi standard hanno svalutato gli asset bancari, ha continuato il Kostin.
Il settore bancario russo si sente «abbastanza sicuro», ha affermato l’amministratore delegato di VTB, aggiungendo che crede che non ci saranno problemi, «anche se abbiamo subito alcune perdite l’anno scorso quando la nostra proprietà ci è stata semplicemente portata via».
Il primo vero atto di guerra economica della storia, ha scritto il Financial Times, è stato il programma di sequestro di circa 300 miliardi russi depositati presso banche estere messo in piedi da Draghi, Von der Leyen e Yellen – a questo attacco senza precedenti sta probabilmente riferendosi Kostin.
Putin, che in precedenza ha citato la sovranità economica come la massima priorità della Federazione Russa, ha concordato con Kostin, dicendo: «Forse quello che lei ha detto sull’innalzamento del livello di indipendenza e sovranità è piuttosto opportuno, considerando le maggiori tendenze negative nel sistema bancario statunitense».
Il presidente russo aveva precedentemente affermato che l’economia del Paese stava resistendo con successo alle pressioni esterne, avvertendo che le sanzioni occidentali avrebbero avuto un effetto boomerang.
Fin dai primi giorni del conflitto Putin aveva parlato della cifra economica del conflitto in corso con l’Occidente.
Come riportato da Renovatio 21, tre settimane prima che scoppiasse il conflitto ucraino in una conferenza stampa al Cremlino dopo il suo incontro con il primo ministro ungherese Viktor Orban, Putin aveva sottolineato che gli Stati Uniti e la NATO stanno cercando di trascinare la Russia in un attacco all’Ucraina o in una guerra più ampia, al fine di distruggere l’economia russa e fermare la sua industrializzazione.
In altre occasioni Putin ha dichiarato che le sanzioni – il cui fallimento generale è riconosciuto perfino dall’Economist – anche nel loro tentativo si separare la Russia dal resto del mondo.
In questi mesi, la Russia, al contrario delle aspettative delle élite occidentali guerrafondaie, ha visto segni di aumento dell’economia. L’Occidente, invece, assolutamente no, con ramificazioni dirette come una crisi che ha impoverito il popolo e che potrebbe portarsi via il sistema bancario tedesco, mentre una crisi energetica già minaccia di produrre il collasso ulteriore.
Lo stesso Putin ha dichiarato che l’Europa sta di fatto eseguendo un «autodafé economico».
Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0), immagine tagliata.