Gender
Proteste vandaliche e violente contro la nuotatrice anti-trans
Si è registrato in settimana l’ultimo tumulto contro Riley Gaines, l’ex nuotatrice dell’Università del Kentucky ora divenuta attivista in grado di spingere i legislatori statali a muoversi contro l’inclusione i transessuali negli sport femminili
Quella che era iniziata come una manifestazione silenziosa di protesta contro l’apparizione della Gaines all’Università della California è cresciuta in massa fuori dalle sale da ballo dell’UC Davis Conference Center e ha preso una svolta quando la folla è scesa nella Hall, dove le porte di vetro sono state frantumate e i lati delle pareti e i muri sono stati ricoperti di graffiti.
Con grandi striscioni, mascherine-COVID e in alcuni casi caschi, i leader della protesta degenerata hanno chiesto alla folla di non parlare con i media ma di essere solidali e incoraggiare la protezione dei diritti dei trans. Il dipartimento di polizia dell’UC Davis ha raccolto segnalazioni di due aggressioni. Nessuno ha richiesto cure mediche. Nessuno è stato arrestato.
A group of Trantifa & far-left militants tried to get @Riley_Gaines_ shut down at UC Davis on Nov. 3. Gaines speaks nationally about the need to protect female sports from male participants. Trantifa say that is transphobic fascism. pic.twitter.com/I9XUzyBu62
— Andy Ngô ????️???? (@MrAndyNgo) November 5, 2023
UC Davis – Riley Gaines Event being disrupted by #transtifa pic.twitter.com/bzFrrJkfr0
— Oreo Express Normal/Not Mentally Ill (@OreoExpress) November 4, 2023
Organizzata dai repubblicani del Davis College, l’apparizione della Gaines ha attirato un pubblico di circa 150 partecipanti, 100 manifestanti e alcuni contro-manifestanti.
Secondo l’UC Davis, prima dell’evento, quattro persone sono state allontanate alla porta perché si erano rifiutate di mostrare un documento d’identità.
I graffiti lasciati sulle pareti includevano le scritte «Vaffanculo TERFS» (acronimo LGBT per le «femministe radicali trans-esclusive», ossia le femministe che non accettano di equiparare donne e transessuali) e «Morite transfobi».
Come riportato da Renovatio 21, ad aprile la Gaines era stata aggredita da una torma di attivisti trans inferociti durante un suo evento programmato all’Università di Berkeley.
In quel caso la Gaines fu portata via dall’evento e tenuta in una stanza, mentre fuori una folla di attivisti trans che l’aveva minacciata e colpita ripetutamente, nonostante la presenza massiccia di agenti di polizia intorno a lei.
The prisoners are running the asylum at SFSU…I was ambushed and physically hit twice by a man. This is proof that women need sex-protected spaces.
Still only further assures me I'm doing something right. When they want you silent, speak louder. ????️ pic.twitter.com/uJW3x9RERf
— Riley Gaines (@Riley_Gaines_) April 7, 2023
On April 6, a far-left violent extremist mob of #trans militants pursued @Riley_Gaines_ & police at @SFSU until she was cornered. The mob created a hostage situation & demanded money from her before they would let her go. pic.twitter.com/i6h6GIeT7e
— Andy Ngô ????️???? (@MrAndyNgo) April 8, 2023
“Tell her to pay us, then she can go.”
Violent extremist #trans activists demanded money after creating a hostage situation over women’s sports advocate @Riley_Gaines_ at @SFSU on April 6. Those involved in the attempted kidnapping have not been arrested. pic.twitter.com/BzaBY1WRyk
— Andy Ngô ????️???? (@MrAndyNgo) April 8, 2023
La Gaines è divenuta nota per essersi opposta all’inserimenti del nuotatore Lia Thomas nelle competizioni femminili. Il transessuale, non operato, cominciava a distruggere i record femminili e a buttare fuori dai podi e dalle classifiche ragazze che si erano allenate per tutta la vita. Thomas nella classifica dei nuotatori USA stava oltre il 400° posto, tuttavia una volta dichiaratosi donna ed avuto accesso alle gare femminili ha sbaragliato le atlete femmine.
Riley era arrivata a pari merito con Thomas ad una competizione, quando la federazione ha detto che sul podio, per questioni «fotografiche», sarebbe salito il transessuale e non lei.
L’atleta lamenta inoltre che la presenza nello spogliatoio femminile di un uomo crea disagio tra le ragazze – Thomas non è operato. Di recente, erano uscite storie inquietanti dell’attività dei social del nuotatore transessuale e sulla sua vita privata. Come se non bastasse, Thomas aveva inoltre vinto il premio della federazione del nuoto NCAA come «donna dell’anno».
La federazione mondiale del nuoto, ora chiamata World Acquatics (già FINA) così come la Federazione Mondiale di Atletica leggera (IAFF) hanno stabilito che non possono accedere alle gare femminili individui che hanno passato la pubertà come maschi. Come scritto da Renovatio 21, la regola non farà altro che aumentare il numeri di ragazzini che assumono i bloccanti della crescita sessuale, che di fatto coincidono con i farmaci che si danno agli stupratori per praticare la castrazione chimica.
La federazione del nuoto in agosto aveva creato la categoria «open» per i transessuali che non possono gareggiare contro le donne, salvo poi annullare tutto per mancanza di iscritti. (cioè, iscritte, iscritt*)
Come riportato da Renovatio 21, in uno degli episodi recenti più gustosi, un professore universitario 50enne ha gareggiato contro nuotatrici adolescenti in una competizione a Toronto.
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Immagine screenshot da Twitter