Protesta
Proteste e auto della polizia incendiate: il Kazakistan dichiara lo stato di emergenza
Il presidente del Kazakistan Kassym-Jomart Tokayev ha dichiarato lo stato di emergenza ad Almaty, così come nella regione del Mangystau del Paese. Nel frattempo, sono emerse online foto e video che mostrano veicoli blindati per le strade. Lo riporta RT.
Irritati dalla revoca da parte del governo dei limiti ai prezzi dell’energia, folle di manifestanti hanno distrutto e dato fuoco ai veicoli dei vigili del fuoco nella più grande città del Kazakistan. Sono stati segnalati intensi scontri tra poliziotti e manifestanti.
Scene from a street in #Almaty, #Kazakhstan, tonight: police vehicle is on fire
— Alex Kokcharov (@AlexKokcharov) January 4, 2022
#UPDATE: More police cars set on fire by protesters in Almaty. pic.twitter.com/3gGYppCIIb
— Status-6 (@Archer83Able) January 4, 2022
❗️BREAKING: Military vehicles are burning on the Saina-Tashkent bridge (Almaty)
– Mail Ru pic.twitter.com/0vDuoEaGFK
— JUST ONE WRONG MOVE ???????????????????????? (@just1Xmove) January 5, 2022
Le riprese video girate martedì mostrano folle di manifestanti che dondolano un furgone della polizia su un fianco, vandalizzano auto della polizia e danno fuoco a diversi veicoli delle forze dell’ordine. Molte auto e furgoni sembrano essere stati completamente sventrati dal fuoco.
Situation in Almaty is spinning out of control. pic.twitter.com/JdDRpQDrjZ
— Status-6 (@Archer83Able) January 4, 2022
Il rogo è avvenuto dopo un pomeriggio di disordini di massa in città. Scontri sono stati segnalati in precedenza tra la polizia antisommossa e i manifestanti, con ufficiali che hanno usato granate flashbang e armi non letali per disperdere il raduno.
NOW – Situation in #Almaty, Kazakhstan’s largest metropolis, spirals out of control. The president imposes a curfew and deploys the military to quell the anti-government protests. pic.twitter.com/AZIsZlhEYd
— Disclose.tv (@disclosetv) January 4, 2022
⚡️Kazakhstan, restrictions imposed on freedom of movement, including all vehicles: no entry or exit from Almaty allowed. Alcohol & weapons sales banned.
— Russian Market (@russian_market) January 4, 2022
Video of clashes in Almaty https://t.co/xJyyMU353W pic.twitter.com/Gk00Nq5TOH
— Liveuamap (@Liveuamap) January 5, 2022
Da tre giorni si sono verificate proteste in tutta l’ex repubblica sovietica, innescate dalla decisione del governo di revocare i controlli sui prezzi del gas di petrolio liquefatto, una mossa che ha visto i prezzi del gas quasi raddoppiare nel giro di pochi giorni.
Nel tentativo di placare i manifestanti, il presidente Tokayev ha reintrodotto i limiti di prezzo nella regione petrolifera di Mangystau, che è stata un focolaio di disordini.
Il Kazakistan è una grande potenza energetica, tra i primi esportatori di petrolio a livello globale e tra i primi 20 per il gas.
«Il governo del Paese ha sovvenzionato per anni il gas di petrolio liquefatto, ma ha sostenuto che i controlli sui prezzi dovevano essere revocati poiché mantenerli in vigore non era più sostenibile» scrive RT.
Sono emersi video che dimostrano l’arrivo di ampie forze militari e la continuazione delle proteste. La situazione è in evoluzione.
Immagine screenshot da Twitter