Geopolitica

Professore USA aveva profetizzato 7 anni fa lo sfascio dell’Ucraina: l’Occidente ha guidato Kiev verso la distruzione

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Il prof. John Mearsheimer, politologo noto a livello mondiale, nel 2015 aveva predetto lo sfascio dell’Ucraina.

 

Il prof. Mearsheimer ha reso pubbliche le sue posizioni, meditate nel tempo, ad una conferenza presso la University of Chicago oramai 7 anni fa.

 

«Quello che credo stia davvero accadendo in questa situazione è che l’Occidente stia guidando l’Ucraina verso un cammino confortevole ma cattivo per tutti» dice Mearsheimer, che utilizza qui un’espressione idiomatica, «primrose path», che sta a significare la spingere qualcuno ad una soluzione di vita facile che è però dannosa per entrambi.

«Quello che credo stia davvero accadendo in questa situazione è che l’Occidente stia guidando l’Ucraina verso un cammino confortevole ma cattivo per tutti»

 

«E il risultato finale sarà che l’Ucraina sarà sfasciata».

 

«E il risultato finale sarà che l’Ucraina sarà sfasciata»

 

«E io credo che la politica che sto caldeggiando, che è neutralizzare l’Ucraina e farla crescere economicamente, tirarla fuori dalla competizione tra la Russia e la NATO, sia la migliore cosa che può capitare agli ucraini».

 

Le parole di Mearsheimer oggi suonano davvero come profezie avveratesi.

 

«Ciò che stiamo facendo è incoraggiare gli ucraini a fare i duri con i russi. Stiamo incoraggiando gli ucraini a pensare che alla fine diverranno parte dell’Occidente. Perché alla fine sconfiggeremo Putin e l’avremo vinta. Il tempo è dalla nostra parte. E, certo, gli ucraini stanno al gioco».

 

In pratica, gli USA hanno soffiato sul fuoco, blandendo i falchi di Kiev a discapito di chi era invece disposto a soluzioni di accordo politico con i russi.

 

«Gli ucraini sono quasi completamente contrari a ogni compromesso con la Russia e vogliono portare avanti una politica della linea dura. Come ho detto prima, se faranno così, il risultato finale sarà che il loro Paese sarà sfasciato. E quello che [noi americani] stiamo facendo, di fatto è incoraggiare questo risultato».

 

«Avrebbe molto più senso per noi essere neutrali, lavorare per creare una Ucraina neutrale. Sarebbe nei nostri interessi, seppellirebbe questa crisi il più velocemente possibile. E certamente sarebbe negli interessi della Russia. E, cosa più importante, mettere fine all’Ucraina sarebbe negli interessi dell’Ucraina».

«Il risultato finale sarà che il loro Paese sarà sfasciato. E quello che [noi americani] stiamo facendo, di fatto è incoraggiare questo risultato»

 

John Joseph Mearsheimer, politologo di scuola realista, è docente alla University of Chicago.

 

Mearsheimer, considerato tra i massimi pensatori del pensiero del realismo nelle relazioni internazionali,  è meglio conosciuto per aver sviluppato la teoria del realismo offensivo, che descrive l’interazione tra le grandi potenze come guidata principalmente dal desiderio razionale di raggiungere l’egemonia regionale in un sistema internazionale anarchico.

 

Apertamente contrario alla guerra in Iraq nel 2003, si oppose duramente, ancorché solitario, alla decisione dell’Ucraina che, spinta dai Clinton, rinunziò alle sue testate atomiche, prevedendo che Kiev avrebbe inevitabilmente affrontato l’aggressione russa senza un deterrente nucleare.

 

Mearsheimer è noto altresì per il controverso libro La Israel lobby e la politica estera americana,
tradotto in Italia da Mondadori. Il libro contiene una disamina dell’influenza di Tel Aviv sulla politica americana, e identifica vari gruppi di pressione tra cui i Cristiani sionisti e soprattutto i neocon.

 

 

 

Immagine di Chatham House via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)

 

 

 

 

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