Pedofilia

Produttore CNN accusato di rapporti con una bambina di 9 anni

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John Griffin, per 8 anni un produttore della CNN,  è stato arrestato venerdì e accusato di aver utilizzato una struttura di commercio interstatale per tentare di invogliare i minori a impegnarsi in attività sessuali illegali. Lo riporta la stessa CNN, che  cita un comunicato stampa dell’ufficio del procuratore degli Stati Uniti per il distretto del Vermont.

 

«Le accuse contro il signor Griffin sono profondamente inquietanti – ha detto sabato un portavoce della rete in una nota –abbiamo saputo del suo arresto solo ieri pomeriggio e lo abbiamo sospeso in attesa delle indagini».

 

Secondo un’accusa presentata lo scorso giovedì, Griffin avrebbe pagato e mantenuto un profilo online su un «sito di incontri su sadomasochismo, fecismo e perversione» per diversi anni fino a luglio 2020. Sul profilo l’uomo avrebbe scritto che stava cercando donne che fossero «sessualmente “sottomesse” e “di mentalità aperta”».

 

Durante conversazioni su piattaforme online separate, Griffin avrebbe affermato di credere in «uno stile di vita» in cui «le donne sono sessualmente sottomesse e inferiori agli uomini».

 

L’accusa riterrebbe altresì che l’uomo avrebbe usato piattaforme online per cercare genitori «che gli avrebbero permesso di addestrare le loro figlie minorenni a essere sessualmente sottomesse».

 

Intorno al febbraio 2020, Griffin avrebbe acquisito una casa in montagna nel Vermont in cui si era offerto di ospitare madri e le loro figlie minorenni per scopi di «addestramento sessuale», dice l’accusa, che ritiene anche che tra aprile e giugno 2020 Griffin avrebbe parlato online con il presunto padre di una ragazza di 14 anni e, separatamente, la madre di una ragazza di 16 anni, proponendo di iniziare un «addestramento sessuale».

 

Il Griffin avrebbe pagato più di 3.000 ad una donna per portare lei e la figlia di 9 anni a Boston a luglio, dove i pubblici ministeri affermano che le ha prelevate all’aeroporto e le ha portate alla casa in montagna «dove la bambina è stato incaricata di impegnarsi, e si è impegnata in attività sessuali illegali»

 

«Nell’aprile del 2020, Griffin ha proposto di impegnarsi in una “sessione di addestramento virtuale” tramite una chat video che lo avrebbe incluso nell’istruire la madre e la figlia di 14 anni a togliersi i vestiti e a toccarsi l’un l’altra sotto la sua direzione» scrive il comunicato stampa del Procuratore distrettuale del Vermont.

 

«Per ogni capo di imputazione, Griffin deve affrontare una pena minima obbligatoria di 10 anni di reclusione e una pena massima che consiste nell’ergastolo. L’accusa include un avviso in cui si afferma che il governo federale intende chiedere la confisca della casa di Griffin a Ludlow, della sua Tesla, di una Mercedes e di altre proprietà utilizzate per commettere i reati dell’accusa».

 

Griffin lavorava alla CNN dal 2013, in particolare, scrive sul suo Linkedin, lavorava «spalla a spalla» con Chris Cuomo, anchorman caduto in disgrazia in questi giorni dopo la caduta in disgrazia del fratello, il presidente dello Stato di New York Andrew Cuomo, detronizzato per supposti scandali sessuali pochi mesi fa (ma più probabilmente vittima del solito, classico colpo di palazzo di quelle latitudini).

 

Un tweet ancora online mostra Cuomo che tiene in braccio Griffin con alle spalle un’immagine di papa Francesco


 

La CNN fu tra le prime realtà media a screditare con un lavoro di debunking la storia del Pizzagate, una leggenda metropolitana di rete, emersa a cavallo delle elezioni 2016, per cui l’élite consumava aberranti riti pedofili nello scantinato di una pizzeria della capitale Washington D.C.

 

La storia del Pizzagate venne quasi universalmente screditata, ma i suoi contenuti riapparvero carsicamente nel «culto» di rete QAnon, che spargeva medesime accuse nei confronti delle élite democratiche tra Washington e Hollywood.

 

Pizzagate e QAnon sono ritenute dai media pericolose opere di disinformazione, contro cui la CNN ha creato la rubrica Misinformation Watch.

 

In questi giorni, intanto, si consuma il processo a Ghislaine Maxwell, donna ritenuta complice del misterioso pedofilo miliardario Jeffrey Epstein, che godeva di un network infinito che andava da Bill Clinton a Bill Gates passando per l’ex premier israeliano Ehud Barak e il principe Andrea di Inghilterra e un numero immenso di imprenditori, attori, avvocati, finanzieri, scienziati.

 

Tutti costoro frequentavano Epstein e la sua isola anni dopo la sua condanna penale per rapporti pedofili.

 

 

 

 

 

Immagine d’archivio

 

 

 

 

 

 

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