Epidemie

Primo cane infettato dal vaiolo delle scimmie. Condivideva il letto con una coppia gay

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Un cane è stato infettato dal vaiolo delle scimmie per la prima volta in assoluto dopo aver «condiviso il letto» con una coppia gay a Parigi e successivamente è stato trovato affetto da una «ulcerazione anale». Lo riporta la testata britannica Telegraph.

 

«Due uomini gay che vivono a Parigi hanno sviluppato sintomi di vaiolo delle scimmie all’inizio di giugno e sono andati in ospedale, dove le loro lesioni sono state identificate come causate dalla malattia», scrive il giornale inglese.

 

«La coppia non esclusiva, di 44 e 27 anni, ha sviluppato lesioni doloranti nella regione anale e nel resto del corpo una settimana dopo aver fatto sesso con altri uomini».

 

12 giorni dopo che la coppia aveva riferito in ospedale di soffrire di sintomi di vaiolo delle scimmie, il loro cane maschio di quattro anni , razza piccolo levriero italiano, aveva sviluppato anche lesioni e pustole sullo e una «piccola ulcerazione anale»..

 

«I resoconti dei media sul problema suggerivano che l’infezione fosse avvenuta semplicemente come risultato del fatto che il cane era nelle immediate vicinanze della coppia infetta e non si soffermavano sul fatto che anche il cane soffriva di “ulcerazioni anali”» scrive Summit News, commentando l’informazione apparsa sull’articolo del Telegraph.

 

A questo punto non ci sentiamo di fare supposizioni, e lasciamo la spiegazione del possibile spillover tra specie all’immaginazione del lettore, se se la sente.

 

«Un test PCR ha rivelato che il cane aveva il vaiolo delle scimmie e il sequenziamento genetico ha rilevato che corrispondeva al 100% al ceppo che ha infettato i suoi proprietari, indicando che il cane ha contratto il virus dai suoi proprietari».

 

Come ammesso oramai dall’OMS e da vari enti sanitari nazionali, la diffusione del vaiolo delle scimmie è quasi interamente dovuta agli uomini gay che fanno sesso tra loro, con i primi focolai riconducibili a una ritrovo gay in Spagna e a un festival fetish in Belgio.

 

Come riportato da Renovatio 21, un focolaio si è avuto anche a Los Angeles all’altezza della parata del Gay Pride dello scorso giugno.

 

Impressionante la circolare del ministero della Salute italiano che dà apertamente  la precedenza ai gay dediti ad abitudini sessuali incredibili per il cittadino medio, elencandole una ad una con tanto di uso di gergo specifico.

 

«Persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM) che rientrano nei seguenti criteri di rischio: storia recente (ultimi 3 mesi) con più partner sessuali; partecipazione a eventi di sesso di gruppo; partecipazione a incontri sessuali in locali/club/cruising/saune; recente infezione sessualmente trasmessa (almeno un episodio nell’ultimo anno); abitudine alla pratica di associare gli atti sessuali al consumo di droghe chimiche (Chemsex)».

 

Rimandiamo per spiegazioni all’articolo di Renovatio 21 che cerca di definire i concetti abissalmente messi in fila nella circolare ministeriale, per la quale, pare di capire, un maschio omosessuale promiscuo già infetto da malattie veneree che si accoppia con sconosciuti in orge piene di droga avrebbe teoricamente la priorità su ogni altro tipo di cittadino che voglia ricevere una dose di vaccino anti-vaiolo scimmiesco.

 

A chi non ha ancora capito la situazione, ci rifiutiamo di fare un disegnino.

 

 

 

Immagine di christina via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0); immagine modificata.

 

 

 

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