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Potremmo non trovare mai una cura per il Coronavirus: lo dice Tedros, direttore dell’OMS

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Il direttore generale dell’OMS, Tedros Ghebreyesus , ha dichiarato lunedì durante l’ultimo briefing dell’organizzazione dal suo quartier generale a Ginevra che una cura per il virus non potrebbe mai essere trovata e che non esiste  nessun «silver bullet», cioè «nessun proiettile d’argento» in grado di uccidere questo pericolo.

 

«Numerosi vaccini sono ora in fase di sperimentazione clinica fase 3 e speriamo tutti di avere un numero di vaccini efficaci che possano aiutare a prevenire le persone dalle infezioni(…)  Tuttavia, al momento non esiste un proiettile d’argento e potrebbe non esserci mai», ha detto il controverso Tedros.

«Numerosi vaccini sono ora in fase di sperimentazione clinica fase 3 e speriamo tutti di avere un numero di vaccini efficaci che possano aiutare a prevenire le persone dalle infezioni(…)  Tuttavia, al momento non esiste un proiettile d’argento e potrebbe non esserci mai»

 

Più di 100  vaccini candidati si trovano in varie fasi di sviluppo e studio, ma solo sei monitorati dall’OMS sono entrati negli studi clinici di fase 3, la serie più completa di studi ancora progettata per misurare da vicino la sicurezza e l’efficacia.

 

Tuttavia, dice il Tedros, il mondo ha strumenti per fermare la diffusione di epidemie. Lockdown, maschere, distanza sociale, tracciamento dei contatti. «Fate tutto», ha consigliato il dottor Tedros, che, ricorda, non è un medico, ma ha conseguito un dottorato in filosofia con un focus sulla salute della comunità.

 

L’etiope ripete a mo’ di mantra «fate tutto», dipingendo un mondo che continuerà le misure di contenimento anche quando sembrerà non essercene bisogno.

Dice il Tedros che il mondo ha strumenti per fermare la diffusione di epidemie. Lockdown, maschere, distanza sociale, tracciamento dei contatti. «Fate tutto»

 

«Per ora, fermare i focolai ci si basa sulle basi della salute pubblica e del controllo delle malattie. Test, isolamento e trattamento dei pazienti, tracciabilità e quarantena dei loro contatti. Fate tutto. Informare, potenziare e ascoltare le comunità. Fate tutto. Per gli individui, si tratta di mantenere la distanza fisica, indossare una maschera, pulire regolarmente le mani e tossire in modo sicuro lontano dagli altri. Fate tutto. Il messaggio alle persone e ai governi è chiaro: fate tutto. E quando tutto è sotto controllo, continuate!».

 

La ricetta del direttore, che piglia lo stipendio dal contribuente mondiale, pare essere un copia incolla dei luoghi comuni della clausura pandemica.

«Il messaggio alle persone e ai governi è chiaro: fate tutto. E quando tutto è sotto controllo, continuate!»

 

«Continuare a rafforzare il sistema sanitario. Continuare a migliorare la sorveglianza, tracciare i contatti e garantire che i servizi sanitari interrotti vengano riavviati il ​​più rapidamente possibile».

 

Mai abbassare la guardia. La minaccia – che l’OMS ha sottovalutato, per poi arrivare addirittura a complimentarsi con il Paese untore e rifiutarsi di indagarne i laboratori (la Cina sembra avere un forte ascendente su Tedros, è noto) – non calerà mai.

La ricetta del direttore, che piglia lo stipendio dal contribuente mondiale, pare essere un copia incolla dei luoghi comuni della clausura pandemica.

 

«Mantenere le misure di sicurezza e il monitoraggio in atto, perché l’eliminazione delle restrizioni troppo rapidamente può portare a una ripresa. Continuare a investire nella forza lavoro e comunicare e coinvolgere le comunità. Abbiamo visto in tutto il mondo che non è mai troppo tardi per invertire questa pandemia. Se agiamo insieme oggi, possiamo salvare delle vite, possiamo salvare i mezzi di sussistenza se facciamo tutto insieme».

 

Renovatio 21 ha scritto in abbondanza sulla interessante figura del direttore etiope OMS, la sua storia, i suoi contatti. Parimenti, Renovatio 21 ha pubblicato il quadro generale riguardo a vaccini e possibili conflitti di interesse all’OMS.

 

Impossibile, a questo punto, non pensare che si tratti di un programma deliberato per la creazione di dissonanza cognitiva nell’opinione pubblica mondiale: ridurre il pensiero del popolo all’impotenza a furia di direttive contraddittorie

Impossibile, a questo punto, non pensare che si tratti di un programma deliberato per la creazione di dissonanza cognitiva nell’opinione pubblica mondiale: ridurre il pensiero del popolo all’impotenza a furia di direttive contraddittorie.

 

Il mondo non sta impazzendo, qualcuno vuole farlo impazzire.

 

 

 

 

Immagine di DFID via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)

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