Geopolitica
Potenze straniere dietro al golpe di Prigozhin: parla il presidente serbo Vucic
I servizi di intelligence stranieri probabilmente hanno avuto un ruolo nel fallito tentativo di colpo di Stato del gruppo Wagner, ha affermato il presidente serbo Aleksandar Vucic.
In un’intervista rilasciata domenica al canale televisivo serbo Pink, Vucic ha sottolineato che Belgrado non sostiene i colpi di Stato in altri Paesi per una questione di principio.
«Non l’abbiamo sostenuto in Turchia o in Russia, non lo sosterremmo nemmeno in America», ha spiegato il funzionario, aggiungendo che i governi dovrebbero essere «cambiati alle elezioni solo per volontà dei cittadini».
«Non voglio dire chi fosse coinvolto dall’esterno, ma non ho dubbi» ha dichiarato Vucic.
Vucic ha citato «servizi esteri», senza però entrare in ulteriori dettagli o fornire alcuna prova, dicendo che le menti dietro il fallito tentativo di colpo di Stato avevano escogitato una tattica astuta che includeva l’attacco al presidente russo senza dire direttamente che lo sforzo era effettivamente diretto contro di lui.
Il presidente serbo ha anche affermato che alcune delle lamentele espresse dagli ammutinati, in particolare quelle riguardanti accuse di corruzione, erano legittime. Tuttavia, qualunque cosa possano essere, non sono ancora un «motivo per pugnalare alle spalle il tuo Paese», ha sottolineato.
Vucic ha aggiunto che alcune forze, che ha evitato di specificare, avevano «grandi aspettative» sull’insurrezione della Wagner.
Vucic ha elogiato la gestione della crisi da parte di Putin, dicendo che si è conclusa grazie alla sua «reazione acuta e forte», riporta RT.
Nel frattempo, il sito Politico ha riferito sabato che i funzionari americani hanno visto gli eventi in Russia come l’apertura di una finestra di opportunità per la controffensiva ucraina.
Il New York Times ha riferito lo stesso giorno, citando fonti anonime, che le agenzie di Intelligence statunitensi sospettavano fortemente che Evgenij Prigozhin stesse pianificando una mossa importante contro il governo russo. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e la sua amministrazione sarebbero stati informati in merito già mercoledì.
Come riportato da Renovatio 21, la Serbia si trova nella posizione di divenire la successiva faglia di frizione della NATO, con la situazione in Kosovo sempre più incandescente, ma gestita con grande calma e saggezza da Vucic – almeno al momento.
La Serbia era già stata oggetto delle attenzioni della NATO nel 1999. Il disegno non è cambiato.
Immagine screenshot da YouTube