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Pornostar tedesca in tribunale per un supposto saluto nazista: si invochi la «difesa Azov»

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La cantante pop tedesca ed ex star del cinema a luci rossa Melanie Mueller è accusata dall’ufficio del procuratore di Lipsia dopo aver presumibilmente «ripetutamente» prodotto un saluto nazista durante un’esibizione pubblica nella città tedesca lo scorso anno, secondo quanto riferito questa settimana dai media locali.

 

I pubblici ministeri hanno accusato Mueller di aver eseguito il saluto durante un concerto dal vivo a settembre, dopo che un filmato distribuito online mostrava la 34enne alzare ripetutamente il braccio in un modo non dissimile al saluto fascista.

 

Il filmato mostrerebbe anche presumibilmente membri del pubblico che fanno il saluto di Hitler – con alcuni che sembran gridare «Sieg Heil».

 

 

Secondo il media tedesco RTL News, Mueller è stata accusata mercoledì di promuovere «organizzazioni incostituzionali e terroristiche». La polizia ha anche perquisito la residenza della Mueller a Lipsia lo scorso anno, ha riferito il Tagesspiegel mercoledì.

 

Il pubblico ministero deciderà ora se muovere accuse formali contro Mueller. Se viene condannata, l’intrattenitore rischia un fino tre anni di carcere.

 

L’ex pornostar, che appariva in film pornografici con il nome d’arte Scarlet Young, ha negato le accuse e afferma che stava semplicemente gesticolando con le braccia in un modo progettato per entusiasmare il pubblico durante l’evento.

 

 

La pornostarra teutonica ha altresì negato qualsiasi legame con organizzazioni estremiste, un’etichetta che, come sappiamo, in Germania sta divenendo sempre più ampia, al punto che sono ministri che chiedono che i bambini all’asilo dovrebbero essere informati sui pericoli dell’estremismo di destra e autorità pubbliche propongono la confisca delle armi legalmente detenute dai sostenitori del partito AfD, mentre nel biennio pandemico si è fatto largo il concetto di repressione preventiva.

 

Nell’agosto dello scorso anno, Mueller è stata oggetto di critiche dopo aver partecipato a un evento di boxe organizzato da un gruppo con legami con l’estremismo di estrema destra, secondo Der Spiegel. In seguito ha spiegato la sua presenza dicendo che era una «appassionata di boxe» e che era stata «invitata lì» a quello che pensava fosse un evento di beneficenza.

 

Da dopo la Seconda Guerra Mondiale il saluto nazista in Germania costituisce un crimine. Nel 2022, tre tifosi inglesi sono stati arrestati dalla polizia a Monaco per aver mostrato un saluto nazista prima di una partita in città.

 

Come riportato da Renovatio 21, è emerso recentemente che le agenzie di Intelligence interne tedesche gestiscono centinaia di account falsi di estremisti di destra sui social media. Questi agents provocateurs telematici possono incitare sia all’odio che alla violenza. È emerso lo scorso agosto che i servizi segreti tedeschi sarebbero pronti a criminalizzare chi critica lo Stato: a gestire questo tipo di operazioni, secondo quanto riportato, sarebbe sempre l’Ufficio federale tedesco per la protezione della costituzione (Bundesamt für Verfassungsschutz, di solito detto BfV).

 

Consigliamo alla pornoattrice e ai suoi avvocati, tuttavia, di fare un pensiero alla tattica di «difesa Azov»: non sono svastiche e rune, sono «antichi simboli europei», non sono nazisti, ma «patrioti». In caso possono contattare le testate giornalistiche italiane, e pure i grandi social media, oramai espertissimi nella pratica orwelliana (fino a pochi mesi fa impensabile, incredibile, irreale) del nazi-sciacquo in pubblica piazza.

 

E pazienza se l‘agenzia Reuters intervista tranquillamente un soldato che sceglie come nome de guerre «Adolf»: è un omaggio ad Adolfo Celi, il dottor Sassaroli di Amici Miei.

 

E poi non ricordate quello che diceva la TV? Ma quali hitleristi, sono lettori di Kant.

 

No?

 

 

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