Alimentazione

Polonia e Ungheria vietano le importazioni di cibo ucraino

Pubblicato

il

La Polonia e l’Ungheria hanno entrambe vietato l’importazione di grano ucraino e altri prodotti alimentari perché, invece di limitarsi a transitare attraverso quei paesi in rotta verso altri Paesi, le importazioni di cibo ucraino stanno effettivamente causando un eccesso di offerta in Europa, facendo crollare i prezzi e minacciando gli agricoltori locali.

 

«Oggi il governo ha deciso un regolamento che proibisce l’ingresso e l’importazione di grano in Polonia, ma anche di dozzine di altri tipi di alimenti» dall’Ucraina, ha dichiarato il leader del Partito per la Legge e la Giustizia (PiS), attualmente al governo a Varsavia Jaroslaw Kaczynski ad un convegno del PiS.

 

Kaczynski ha assicurato all’Ucraina che la Polonia di essere dalla sua parte, tuttavia «è dovere di ogni stato, ogni autorità, buona autorità in ogni caso, proteggere gli interessi dei suoi cittadini».

 

Il governo del primo ministro ungherese Viktor Orbán si è unito al divieto polacco, affermando che lo status quo causerebbe gravi danni agli agricoltori locali.

 

L’Ungheria non ha fornito dettagli su quando entrerà in vigore il suo divieto di importazione di cereali e altri alimenti, ma ha affermato che scadrà alla fine di giugno.

 

Il governo ungherese ha affermato di sperare in cambiamenti nella regolamentazione a livello dell’UE, compreso un ripensamento dell’eliminazione dei dazi all’importazione sui prodotti ucraini.

 

Il regime di Kiev ha risposto che l’azione della Polonia è contraria agli accordi esistenti. «Il Ministero delle politiche agrarie e alimentari dell’Ucraina si rammarica che i nostri colleghi polacchi abbiano preso la decisione di limitare temporaneamente le esportazioni di prodotti agricoli dall’Ucraina verso e attraverso il territorio della Polonia, anche tramite transito», ha affermato il ministero ucraino sul suo sito.  «La decisione della parte polacca va contro i nostri accordi».

 

Mosca ha accusato che una parte molto ampia delle esportazioni di grano ucraine nell’ambito dell’accordo sui cereali del Mar Nero sono finite in Europa, piuttosto che nei Paesi poveri: di fatto, solo il 3% di tali importazioni è andato in Africa. Le azioni di Polonia e Ungheria sembrano avvalorare le accuse russe.

 

Come riportato da Renovatio 21, attorno al grano ucraino si muove la grande finanza agroalimentare internazionale. L’anno scorso la speculazione fece aumentare i prezzi del grano del 20% in un solo giorno.

 

Un anno fa l’Ungheria aveva bloccato le esportazione di grano nel marzo 2022; tra i Paesi colpiti, anche l’Italia, il cui fabbisogno di grano tenero dipende al 25% da Budapest, mentre le importazioni di mais si aggirano al 32% del totale.

 

 

Più popolari

Exit mobile version