Sorveglianza

Poliziotti robot pattugliano Singapore

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I funzionari di Singapore hanno messo in strada due nuovi poliziotti robot, entrambi chiamati Xavier, per pattugliare e sorvegliare le strade.

 

I due robot autonomi hanno lo scopo di vigilare sui «cattivi comportamenti sociali», scrive l’agenzia  Reuters.

 

La Home Team Science and Technology Agency (HTSTA) di Singapore ha annunciato domenica l’inizio del programma, affermando che gli Xavier sono programmati per rilevare violazioni come biciclette parcheggiate in modo improprio, violazione del divieto di fumo in pubblico e naturalmente individuare violazioni del protocollo COVID.

 

Quest’ultimo implica che i robot abbiano una sorta di tecnologia di riconoscimento facciale integrata che può capire quando qualcuno si toglie la mascherina, aggiungendo un altro strumento di sorveglianza pubblica al paese già pesantemente monitorato, tanto che Singapore è detta «fine city», ossia città dove le multe sono una vera e propria ossessione per i cittadini.

 

Per ora, i robot su ruote sono in prova, quindi le loro mansioni sono molto più limitate di Robocop – il robot umanoide di Paul Verhoeven – o del suo antagonista d’assalto ED-209 molto più spietato.

 

Il loro test di tre settimane non comporterà alcun lavoro effettivo delle forze dell’ordine come inseguire o arrestare i sospetti.

 

Queste curiose macchine inquietanti – che assomigliano più a quei robot per le pulizie del  Dredd di Sylvester Stallone che al cyborg di Verhoeven – usano principalmente le loro telecamere per segnalare infrazioni ai poliziotti o per visualizzare avvisi e promemoria alle persone nelle vicinanze, secondo Reuters. 

 

 

«Xavier può potenzialmente aumentare la nostra presenza di forze dell’ordine e scoraggiare comportamenti errati di mobilità attiva sui sentieri», ha dichiarato Calvin Ng, Direttore dell’applicazione e della gestione della conformità dell’Autorità per i trasporti terrestri in un comunicato stampa.

 

«Potrebbe anche fornire informazioni su nuovi hotspot o aree in cui sono stati individuati utenti di mobilità attiva eclatanti per aiutare a concentrare i nostri sforzi di applicazione fisica».

 

A questo punto ci aspettiamo che emettano multe in tempo reale – nello stile del Demolition man dell’italiano Marco Brambilla – ai cittadini indisciplinati che non indossano la mascherina o che magari si assembrano in piccoli gruppi.

 

Singapore, ahinoi, non è però l’unico luogo dove vengono sguinzagliate queste macchine robotiche, ma anche in Canada sono stati fatti esperimenti simili e gli States non stanno certo a guardare, tanto che a Las Vegas sono stati schierati dei robot per «stanare» i cittadini che violavano il coprifuoco, per non parlare della Cina che ha già sviluppato i suoi «cani robot». Robocani da combattimento sono già in produzione.

 

Benvenuti nel futuro del cyber-controllo più totale, dove i robot pattugliano non solo il pensiero (con gli algoritmi di censura di Facebook) ma pure le strade.

 

 

 

Immagine screenshot da YouTube

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