Terrorismo

Politico russo risponde alla Lettonia che ha messo la Russia nella lista degli Stati sponsor del Terrorismo

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Il voto del parlamento lettone per dichiarare la Russia uno Stato sponsor del terrorismo ha ricevuto ieri una forte risposta dal senatore Andrej Klishas, ​​presidente della commissione per la legislazione costituzionale e la costruzione dello Stato del Consiglio della Federazione russa.

 

«Bisognerebbe prendere misure economiche e politiche più dure. La Russia ha dato il contributo più significativo alla lotta al terrorismo, e sono coloro che hanno cercato di distruggere lo Stato di Iraq, Siria e Libia, innescando un’ondata di terrorismo in Medio Oriente, Nord Africa e nel resto del mondo, che dovrebbero essere designati come collaboratori del terrorismo», ha scritto il senatore sul suo canale Telegram, riferisce l’agenzia governativa russa TASS.

 

Si tratta di una questione a dir poco inverosimile: chiunque sa che l’ISIS, e tutto il massacro siriano, sono stati fermati dall’intervento di Mosca. C’è da chiedersi, invece, chi sosteneva quei gruppi terroristi. Ad esempio, la domanda è sorta anche su Renovatio 21, quando abbiamo appreso dove vivevano i supposti nuovi capi ISIS assassinati dall’amministrazione Biden.

 

L’amministrazione Biden, che era probabilmente il vero obiettivo della risoluzione lettone, finora non si è impegnata sulla designazione della Russia sul tipo dell’insulto lettone: è stato persino riferito che si opponeva a tale designazione, che altro non è se non un osceno schiaffo alla Russia, a seguito di un recente voto del Senato degli Stati Uniti.

 

«Quindi, su una potenziale designazione, non discuteremo deliberazioni o potenziali deliberazioni su una potenziale designazione da qui», ha affermato pleonasticamente il vice-portavoce Vedant Patel al briefing del Dipartimento di Stato di due giorni fa.

 

«Per una questione di legge, al fine di designare un Paese come uno stato sponsor del terrorismo, il Segretario di Stato deve determinare che il governo di quel paese ha ripetutamente fornito sostegno ad atti di terrorismo internazionale».

 

Ci chiediamo: considerando, come esempio, i rapporti negli anni di CIA e Pentagono con Al Qaeda e altri gruppi fondamentalisti, quando gli USA potrebbero definire «Stato sponsor del terrorismo» se stessi?

 

No, perché ricordiamo in qualche modo tutte quelle accuse che nei confronti dei servizi americani si facevano quando i giornalisti che approfondivano le trame di sangue che infestavano il Paese negli anni Settanta si chiamavano «pistaroli» invece che «complottisti», e le bombe scoppiavano nelle piazze, nelle stazioni, sui treni, nelle banche, ovunque.

 

Così, tanto per toglierci un sassolino – di piombo – dalla scarpa…

 

Nel frattempo, ricordiamo come l’Intelligence russa abbia accusato di recente gli USA di addestrare militanti ISIS siriani per poi spedirli al fronte in Ucraina per uccidere i soldati russi.

 

Ricordiamo anche come un vicino della lettonia, la Lituania abbia fornito da subito missili Stinger all’Ucraina.

 

 

 

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