Gender

Picchetto d’onore per il matrimonio omosessuale del carabiniere

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Un carabiniere convolato a nozze con un parrucchiere in una cerimonia in Puglia: molte testate ne stanno parlando.

 

Entrambi gli uomini sono originari di Brindisi, ma vivono a Roma. Il matrimonio civile sarebbe stato celebrato in una masseria pugliese, con conseguente banchetto nuziale e festa.

 

I giornali riportano di una «una cerimonia in alta uniforme e con picchetto d’onore dell’Arma». Nelle foto che girano in rete si vedono vari militari armeggiare con spade, come d’uopo ai matrimoni dei membri del Corpo dei Carabinieri.

 

Lo sposo carabiniere svolgerebbe il ruolo appuntato scelto in servizio ora a Palazzo Chigi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Lo sposo parrucchiere lavorerebbe come coiffeur nel centro della Capitale.

 

I giornali riportano che i due avrebbero scelto la data dell’8 maggio per far coincidere il matrimonio gay con il ricordo di quello dei genitori del carabiniere, che si erano sposati lo stesso giorno di 60 anni fa.

 

Non si tratta del primo caso di questo tipo, da quando l’unione omofila è stata riconosciuta dalla legge italiana. In passato c’erano state polemiche contro i picchetti e l’alta uniforme ai matrimoni omosessuali dei membri – gay ma anche lesbiche – dell’arma, con critici che sostengono che «l’unione gay non è un matrimonio».

 

«Se ne parla all’articolo 3 della Costituzione. L’unione civile è tra l’altro annullabile unilateralmente con l’invio di una semplice raccomandata al partner. Non così per il matrimonio. Ma al comando regionale evidentemente hanno pensato di poter equiparare gli onori cerimoniali» disse tempo fa l’ex onorevole Giovanardi in un articolo su La Verità dove si commentava una cerimonia, con picchetto d’onore e alta uniforme, di una carabiniera (già questo un concetto che nel mondo antico non ci pare ricorresse).

 

Tuttavia, si tratta solo di quisquiglie, e chi si attacca alla terminologia, e pure alla legge, rifiuta di comprendere quello che sta avvenendo, cioè, meglio, quello che è già avvenuto.

 

Siamo ben dentro l’epoca in cui vediamo i carabinieri festeggiare il matrimonio gay – di un carabiniere.

 

Altro che questioni sui cambiamenti nella scuola, in TV, nella chiesa, etc.

 

No?

 

 

 

 

 

Immagine di Roberto Ferrari via Wikimedia pubblicato su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0); immagine tagliata

 

 

 

 

 

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