Economia

Petrolio e carbone dalla Russia: l’India si prende volentieri quello che l’Occidente non vuole più

Pubblicato

il

La Federazione Russa sta offrendo  il suo carbone agli indiani con uno sconto fino al 30%. Lo riporta l’agenzia Reuters.

 

Secondo Reuters, le importazioni di carbone russo in India sono quindi aumentate di sei volte negli ultimi giorni rispetto all’anno precedente.

 

I trader indiani hanno anche aumentato in modo sostanziale gli acquisti di greggio russo: secondo i documenti interni del governo, l’India ha speso 2,21 miliardi di dollari in petrolio russo solo tra la fine di maggio e la metà di giugno, 31 volte di più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

 

La Russia è ora il secondo fornitore di petrolio dell’India dopo l’Iraq, davanti agli stati del Golfo.

 

Prima della guerra, le importazioni indiane di petrolio dalla Russia rappresentavano solo il 2% delle importazioni totali.

 

Nel maggio 2021, l’India ha importato 136.774 barili al giorno dalla Russia, secondo la società di analisi dei dati sulle materie prime Kpler, salendo a 840.645 barili al giorno nel maggio 2022.

 

Si stima che a giugno l’India abbia importato oltre 1 milione di barili al giorno. È quindi probabile che la Russia sia oggi responsabile di circa un quarto delle importazioni di petrolio dell’India.

 

«È interessante il fatto le esportazioni indiane di prodotti petroliferi a base di petrolio russo verso l’Europa sono recentemente aumentate» nota EIRN.

 

«E c’è di più: la Russia è ora il fornitore di petrolio numero uno della Cina».

 

Come riportato da Renovatio 21, India e Russia sono al lavoro su un meccanismo di scambio commerciare rupia-rublo.

 

Mentre alcuni Paesi come la Slovacchia stanno rifiutando l’embargo del petrolio russo, è emerso anche che la Cina sta rivendendo alla UE  (a prezzo maggiorato, ovviamente) il gas che Pechino importa dalla Russia.

 

Come ha avuto a dire Igor Sechin, il capo di Rosneft,  colosso russo del petrolio, «l’Europa sta commettendo un suicidio energetico imponendo sanzioni alla Russia».

 

Gli Stati europei che hanno seguito questa politica, ha affermato Sechin, «perdono la loro identità e il loro potere competitivo con gli Stati Uniti».

 

 

 

Più popolari

Exit mobile version