Geopolitica
Perché la Russia, perché Putin. Attore spiega in due minuti la situazione mondiale
Tigran Edmondovich Keosayan è un regista, attore e scrittore russo di origine armena. Proviene da una famiglia di artisti – padre compositore È sposato con Margarita Simonyan, il capo del canale governativo russo in lingua inglese RT, ora inaccessibile dall’Italia e dall’Europa.
Keosayan è una delle persone colpite, da fine febbraio 2022, dalle sanzioni dell’Unione Europea. Secondo quanto detto dal ministro degli Esteri kazako, il cineasta non potrà entrare più nemmeno in Kazakistan: il Paese non ha preso bene le sue dichiarazioni sulla posizione di Astana nei confronti dell’Operazione Z.
In un video che sta facendo il giro di internet il Tigran, in due minuti, riesce davvero a dirla tutta.
«La nostra idea nazionale è che non saremo come voi» dice il cineasta, riferendosi all’Occidente che accusa la Russia, «e questo è un motivo sufficiente per scatenare un conflitto globale».
«La società aperta, come secondo Popper citato da Soros, distrugge la persona permettendole di essere qualsiasi cosa. Ti toglie ogni vincolo della decenza, perché tutto ciò che interferisce è male. E cosa è che interferisce? Il rapporto tra le generazioni, la Chiesa, qualsiasi».
«L’autocrazia non c’entra affatto anche se, forse, l’autocrazia sarebbe l’ideale per la Russia. Forse perché noi abbiamo uno Zar. E deve esserci un Zar».
Il Keosayan quindi parla della la democrazia elettorale occidentale, che «si è completamente screditata, perché davanti ai miei occhi, da Helmut Kohl, al Germania di questa democrazia elettorale è degenerata in Scholz, che si rivolge ai tedeschi in inglese. E da De Gaulle è degenerata in Macron. E da Churchill è degenerata in quest’uomo che non conosce alcun parrucchiere e ha fatto il ministro degli Esteri ma è un uomo che non conosce la geografia, tra le altre cose» dice il regista, parlando ovviamente dell’eccezionale zazzera di Boris Johnson.
Che dire, viva la sincerità. Viva la lucidità.
«No, grazie. A me Putin sta bene. E mi andrà bene se resterà a lungo».
«Mi ha restituito l’orgoglio per il mio Paese. Ho cinque figli. Voglio che anche loro siano orgogliosi».
Che dire, bravo Tigrano.
Se solo si fosse ricordato dell’Italia, che è caso più complesso: la generazione della democrazia elettorale ha portato, da noi, a Monti e Draghi, cioè alla Tecnocrazia: eh, come sempre, quanto siamo avanti. Italia laboratorio politico del mondo moderno – e della decadenza umana.